La prostituzione minorile è uno dei fenomeni più inquietanti che ha come vittime i minori, sia bambine che bambini. E che purtroppo vede sempre più protagonisti anche bimbi con meno di 14 anni, quindi anche di 13, di 12 o di 10 anni. Nell'ultimo anno giudiziario sono stati 31 i nuovi procedimenti”, nel circondario del tribunale e della Procura di Roma.
I dati
Lo ha detto il pm Maria Monteleone, sostituto procuratore a Roma e coordinatrice del pool che si occupa dei diritti dei minori, nel corso dell'audizione alla commissione parlamentare di inchiesta per l'infanzia e l'adolescenza. Dopo aver segnalato gli sviluppi del fenomeno nell'ultimo anno, il pm ha anche ricordato che “negli anni precedenti abbiamo avuto un'impennata di procedimenti nuovi in questa materia, connessa alla nota vicenda delle baby squillo”. Quest'ultimo riferimento riguarda l'inchiesta che nel 2013 portò alla luce la vicenda di due ragazzine fatte prostituire nel quartiere romano dei Parioli. Nell’ultimo anno sono aumentati anche altri reati in cui sono vittime i minori di 18 anni: tra questi ci sono reati di maltrattamento, violenza sessuale, adescamento, violenza economica, corruzione di minore e sfruttamento di minore. Nello specifico, novecento bambini sono stati ascoltati per casi di maltrattamenti in famiglia e molestie sessuali, 262 procedimenti penali sono stati avviati per pedo-pornografia minorile e 117 per atti sessuali con minorenni. Tra le cifre più allarmanti, il costante aumento dei delitti di adescamento attraverso Internet: “Solo nel 2019 c’è stato un incremento del 12,8% dei procedimenti penali, passati da 117 a 132 – spiega il magistrato – Un aumento inquietante”. Una fotografia choc delle stanze buie della Capitale.