Due bambini siriani, sorella e fratello di 7 e 4 anni, sono morti in seguito alle ustioni riportate in un incendio divampato in un campo di terremotati nel nord-ovest della Turchia e nel quale sono rimasti feriti altri 4 loro fratelli e la loro madre.
Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui i due bambini sono morti nelle ultime ore in un ospedale al confine tra Turchia e Siria, nella zona devastata dal terremoto del 6 febbraio scorso. La famiglia dei due bambini era originaria di Idlib ed erano stati sfollati due volte: prima per la guerra, poi per il sisma dello scorso 6 febbraio.
Siria, inviato Onu: “Gli aiuti non siano politicizzati”
Gli aiuti umanitari alla Siria per il post-terremoto non devono essere politicizzati: lo ha detto nelle ultime ore l’inviato speciale Onu per la Siria Geir Pedersen, parlando ai membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nel terremoto del 6 febbraio circa 7mila persone sono morte in Siria. E circa 40mila sono i siriani sfollati tornati nelle ultime settimane dalle disastrate regioni turche colpite dal sisma. Per Pedersen “non è il momento di fare politica” facendo passare convogli di aiuti “attraverso i confini” internazionali o “le linee del fronte” interne alla frammentata Siria. “Non è il momento di azioni militari e di violenza”, ha aggiunto in riferimento ad alcuni episodi di attacchi di artiglieria e bombardamenti aerei compiuti dalle parti belligeranti nella Siria in guerra da 12 anni.
L’aiuto di Coopi ad Aleppo
400 famiglie di Aleppo stanno ricevendo in queste ore gli aiuti da COOPI – Cooperazione Internazionale, attiva nella seconda città più grande della Siria dal 2018, con programmi di accesso al cibo e sostegno psico-sociale alle fasce di popolazione più colpite dalla crisi.
Immediatamente dopo il sisma che ha raggiunto il Nord della Siria, colpendo più di tutti il Governatorato di Aleppo, COOPI ha condotto la prima valutazione dei bisogni tra le comunità di Forwan, Salah Din e Mohafaza, grazie al suo team sul campo, formato da 25 operatori.
COOPI ha attinto al suo fondo di prima emergenza per far fronte alle necessità immediate e organizzare nuove distribuzioni: cibo, abiti, coperte, kit igienici, kit per bambini, medicine.
“La situazione in Siria dopo il sisma è sempre più drammatica” ha raccontato a Interrris.it Matteo Crosetti, coordinatore regionale COOPI in Medio Oriente.
Turchia: il bilancio delle vittime del terremoto sale a oltre 45 mila
Sono almeno 45.089 le persone che hanno perso la vita in Turchia a causa del terremoto che ha colpito il 6 febbraio il sud est anatolico e alcune regioni del nord della Siria. Lo rende noto l’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad, come fa sapere la tv di Stato turca Trt.
Secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti umani, ong con sede a Londra, nelle regioni della Siria settentrionale colpite dal terremoto hanno perso la vita 8.476 persone, portando il bilancio complessivo tra i due Paesi a 53.565 vittime.
Fonte: Ansa