Era il 1959, pieno boom economico: da un’idea dell’imprenditrice Milanese Anna Bonomi Bolchini nasce Postalmarket. Tra gli anni ’80 e ’90 Postalmarket arriva a gestire oltre 45.000 spedizioni giornaliere ed è marchio leader nelle vendite per corrispondenza.
Mercato
E’ stato il papà di Amazon, l’archetipo della vendita per corrispondenza, non tecnologica ma efficace, regolato da poche ma sufficienti regole di un mercato. E’ stata, soprattutto, una avventura solidificatasi nel mito del benessere e di un consumismo non ancora sfrenato. E’ l’esperienza Postalmarket, che tornerà a esistere dopo anni contrassegnati da controversie amministrative e giudiziarie le quali tuttavia non ne hanno scalfito la memoria negli italiani. Tornerà entro Natale in versione digitale e, per gli abbonati, anche in carta: non sarà quel pesante catalogo di centinaia di pagine a colori, ma una versione ridimensionata. A riportare in vita, riferisce l’Ansa, il mito è un caparbio imprenditore friulano della pubblicità, Stefano Bortolussi, che, si era interessato all’impresa già intorno al 2004 occupandosi dell’aspetto marketing, quando il marchio fu rilevato da Riccardo di Tommaso. Si trattava già di un’azienda in fase di declino, ben diversa dal colosso che Anna Bonomi Bolchini aveva costruito a partire dal 1959 ispirata dal modello statunitense di vendita per catalogo. Infatti, nemmeno quella volta l’iniziativa andò a segno fino a quando, dopo vari passaggi di mano, non si giunse al fallimento nel 2015 della Postalmarket Spa.
Remake
Sono passati molti anni ma Bortolussi ha custodito il sogno nel cassetto. Dunque da quella data ha rilevato il marchio e i numerosi domini (.it e .com) e infine si è messo alla ricerca di un partner tecnologico, che ha finalmente trovato in Francesco D’Avella, titolare della piattaforma di e-commerce Store Eden, ai vertici in Italia nel suo settore. Insieme hanno costituito la Postalmarket Srl e contano in breve tempo di trovare un investitore di start-up. “Abbiamo un sogno ambizioso proviamo a realizzarlo: vogliamo diventare l’Amazon italiano- – spiega all‘Ansa Bortolussi -. C’è molto lavoro da fare”. La tenacia però non manca e nemmeno le idee: “Il nostro modello di business è differente” dal precedente ma contiamo anche in un remake del catalogo. Sono milioni le persone che si ricordano di Postalmarket e dunque che sono nostri potenziali clienti“, indica l’imprenditore. Che conta di “lanciare un assaggio entro Natale” e punta a un fatturato tra i 500 milioni e il miliardo di euro nei primi cinque anni.