Un “vento fresco” investe le istituzioni di Oltretevere, spronandole a improntare la propria azione all’eticità e alla leale collaborazione. E in questo senso va letta, secondo Adnkronos, la decisione di Jorge Mario Bergoglio di nominare commissario straordinario monsignor Mario Giordana con l’incarico di aggiornare gli statuti, fare chiarezza sull’amministrazione e riorganizzare gli uffici della Fabbrica di San Pietro, dopo l’apertura di un’indagine sui lavori di restauro della cupola della Basilica vaticana.
Riforma
Trasparenza, efficienza e innovazione. Parte da qui la “battaglia” del Papa per la ‘renovatio’ della Santa Sede. Un rinnovamento volto a trasformare le vecchie liturgie vaticane e ad arrivare a un’organizzazione moderna e funzionale, improntata alle buone pratiche e al criterio della diligenza del buon padre di famiglia, più volte richiamato da Francesco come principio generale al quale gli amministratori devono uniformarsi e posto alla base del nuovo codice unico per i contratti e gli appalti, la rivoluzionaria riforma anti-corruzione promulgata con un “motu prorio” ed entrata in vigore pochi giorni fa. Un’operazione, quella che Jorge Mario Bergoglio sta portando avanti con convinzione da quando è salito al soglio di Pietro, non certamente volta a distruggere o ad abbattere, secondo fonti vaticane riportate da Adnkronos, quanto piuttosto a costruire e a migliorare, adeguando ai tempi mutati procedure e strutture ormai datate, nel segno dello spirito di semplicità e concretezza che caratterizzano il pontificato di Francesco.