Attualità

Rezza: “In 7-15 mesi tornare alla normalità vaccinando 240mila persone al giorno”

“Se assumiamo che il vaccino protegga dall’infezione e che la fondazione protegga almeno per 2 anni, vaccinando 240 mila persone al giorno riusciremo in 7-15 mesi a tornare alla normalità“. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della Salute, durante l’audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato sui vaccini anti Covid-19. “Questo si può ottenere con un numero di vaccinazioni elevato e mantenendo il contenimento”, ha proseguito, sottolineando che di recente è stato messo a punto con l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Bruno Kessler un modello matematico per capire quando si potrà tornare a una pseudo normalità.

Le parole di Rezza

Contenere oggi le varianti più pericolose e mitigare l’andamento dell’epidemia è essenziale per proteggere la campagna di vaccinazione. Non possiamo distrarre nel rincorrere il virus le forze che vanno impegnate a vaccinare. Se facciamo uno sforzo adesso, con questa strategia tra pochi mesi avremo un effetto positivo”, ha proseguito Rezza.

I vaccini disponibili

I vaccini disponili – ha ricordato – stanno aumentando. Ne abbiamo ora tre, ad aprile probabilmente avremo il quarto e ne arriveranno altri in pochi mesi. Nel secondo trimestre le dosi saranno molte di più di quelle del primo trimestre, e vedranno l’estensione sia del numero di vaccinatori e di persone che possono esser vaccinate”.

Abbiamo ad oggi, ha sottolineato, “43 vaccini in fase iniziale di sviluppo, 27 sono in fase 2, 26 si trovano in fase avanzata di sperimentazione su ampia scala, o fase 3. Mentre 6 sono quelli approvati da agenzie regolatorie, di cui 3 dall’Agenzia Europea dei medicinali (Ema), ovvero Pfizer, Moderna e Astrazeneca, e quello di Johnson & Johnson per cui è atteso a breve il via libera”.

“Sappiamo – ha aggiunto Rezza – che c’è un’efficacia elevata per la maggior parte dei vaccini ma non sappiamo se proteggono dalla malattia, se bloccano la trasmissione, cosa importante da sapere per capire se si può raggiungere l’immunità di gregge. Non sappiamo, inoltre, la durata della protezione e l’effetto di varianti sull’efficacia”.

Manuela Petrini

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