Nell’ambito di un’indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore delle scommesse on line, Guardia di Finanza di Reggio Calabria e lo Scico, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni per un valore di cinquecentomila euro emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale a carico di un imprenditore di Gioia Tauro.
L’attività investigativa
L’attività investigativa è stata coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. L’indagato era già stato coinvolto in passato nell’indagine “Galassia” condotta dal Nucleo di polizia economica e finanziaria di Reggio Calabria con il supporto sempre dello Scico. L’indagine aveva portato alla scoperta di “un sofisticato ed altamente remunerativo sistema criminale”, riferiscono gli investigatori, finalizzato all’illecita raccolta di scommesse on line attraverso importanti bookmakers esteri aventi sede, in particolare, in Austria ed a Malta.
L’impianto accusatorio
È in quest’ambito che l’indagato avrebbe svolto il ruolo di promotore ed organizzatore del sistema illecito di raccolta delle scommesse. Tanto che all’epoca era stato rinviato a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso. L’imprenditore, anche dopo l’adozione dei primi provvedimenti giudiziari a suo carico, avrebbe continuato a svolgere la propria attività imprenditoriale nel settore delle scommesse on line. Lo stesso, inoltre, avrebbe acquisito la proprietà di numerosi immobili.
Fonte: Ansa