“L’area é stata liberata. Non c’è più nessuno all’interno”. A mettere fine alla triste vicenda del maxi rave illegale andato avanti per giorni nel Viterbese è il sindaco di Valentano, Stefano Bigiotti.
Sgombrata l’area del rave
L’area dove si è svolto il rave – informa infatti la questura di Viterbo – risulta sostanzialmente liberata. Rimangono solo pochi veicoli, due dei quali lasciati abbandonati e gli altri non marcianti, che saranno rimossi con l’ausilio del carro attrezzi. Le forze dell’ordine monitorano, oltre alle zone limitrofe all’area del raduno, anche tutte le strade a lunga percorrenza e le autostrade per verificare eventuali transiti di autoveicoli provenienti dalla festa.
“Non posso che esprimere soddisfazione – sottolinea -. Il ministro Lamorgese, che ieri pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l’impegno preso di liberare l’area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già; al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati nel terreno”.
Già durante la scorsa notte si era registrato un forte deflusso di partecipanti. La Questura informa che nei varchi di uscita sono stati identificati oltre 2mila persone e più di 70 mezzi e che non si sono registrate particolari criticità. Questa mattina erano presenti solo un centinaio di partecipanti – poi identificati e allontanati dall’area – e una cinquantina di mezzi.
“Ripristinato lo Stato di diritto a Valentano”
“Finalmente è stato ripristinato lo Stato di diritto a Valentano – prosegue il sindaco Stefano Bigiotti -. Ringrazio tutte le forze dell’ordine per l’impegno costante profuso per tutta la durata del rave abusivo e in particolare per aver consentito di ripristinare la legalità nel nostro territorio, sgomberando l’area occupata già nelle prime ore dell’alba”.
Il sindaco poi aggiunge: “Da subito ho manifestato una enorme preoccupazione per quanto accadeva nel nostro Comune, ma anche per la salute e la sicurezza degli stessi giovani partecipanti al rave, che purtroppo ha avuto un triste epilogo con il decesso di un ragazzo, due denunce per violenza sessuale e altri giovani ricoverati in gravissime condizioni”.
Il sindaco si augura che “criticità del genere non abbiano mai più a ripetersi su tutto il territorio italiano, anche per il dovuto rispetto verso chi opera con grande sacrificio e difficoltà nel rispetto delle regole, della proprietà privata e dell’ambiente”.
La morte di Gianluca Santiago
Durante il rave si è infatti registrato un decesso, su cui indaga la Procura. Gianluca Santiago, 24 anni (inglese ma residente a Reggio Emilia) il giorno di Ferragosto verso le 19:30 si è tuffato nel lago di Mezzano, vicino a Viterbo, per non riemergere più. Si trovava nella località laziale per il rave abusivo. Un raduno che ha richiamato più di 5.000 ragazzi provenienti da tutto il paese. Quattro sono finiti in coma etilico.