Proseguono gli scontri nella West Bank, lungo la sponda occidentale del fiume Giordano, tra palestinesi e israeliani. Il raid notturno ha provocato la morte di tre persone, come dichiarato da fonti palestinesi.
Raid israeliano in Cisgiordania: uccisi tre palestinesi
Tre combattenti palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa nel nord della Cisgiordania occupata durante un raid dell’esercito israeliano. Lo dichiarano fonti palestinesi. In un comunicato, il ministero della Sanità palestinese ha identificato i tre uomini uccisi nel campo profughi palestinese di Balata a Nablus come Muhammad Abu Zaytoun (32 anni), Fathi Abu Rizk (30 anni) e Abdullah Abu Hamdan (24 anni). L’esercito israeliano al momento non ha commentato l’accaduto.
La Brigata dei Martiri di Al-Aqsa, l’ala armata del partito palestinese Al-Fatah del presidente Abu Mazen, ha riconosciuto in una nota che i tre palestinesi uccisi erano militanti dell’organizzazione.
Queste nuove morti in Cisgiordania mettono alla prova la fragile tregua fra Israele e la Jihad islamica nella Striscia di Gaza, che dura da una settimana. Dall’inizio dell’anno, in Medio Oriente sono morti 153 palestinesi, 20 israeliani oltre al turista italiano Alessandro Parini, ucciso lo scorso aprile in un attentato a Tel Aviv, e a un cittadino ucraino.
Usa: “Provocatoria la visita del ministro Israele a moschea”
Gli Usa sono “preoccupati per la visita provocatoria di oggi” del ministro della sicurezza nazionale israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir al complesso della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme. “Questo spazio sacro non dovrebbe essere utilizzato per scopi politici e chiediamo a tutte le parti di rispettarne la sacralità ”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
La visita di Ben-Gvir arriva tre giorni dopo che lui e decine di migliaia di nazionalisti ebrei hanno marciato attraverso la Città Vecchia e poco più di una settimana dopo il fragile cessate il fuoco a Gaza.
Fonte:Â Ansa