Sono almeno 100 le persone che sono rimaste uccise o ferite nel raid aereo saudita nel nord dello Yemen contro la roccaforte degli Huthi filo-iraniani. E’ quanto riferisce il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) che cita fonti mediche locali. Nell’attacco sarebbero morti anche tre bambini.
I raid
Le fonti mediche locali e straniere presenti nella zona settentrionale di Saada, hanno riferito che i raid hanno distrutto diversi edifici abitati da civili e raso al suolo la principale prigione della città. Gli ospedali dell’area continuano a ricevere centinaia di feriti, molti dei quali in gravissime condizioni. La tv al Masira degli insorti Huthi ha diffuso immagini – non verificabili in maniera indipendente come riferito dall’ansa – in cui si vedono corpi senza vita sotto le macerie di un edificio, mentre i soccorritori proseguono le ricerche sperando di trovare dei superstiti. I sottotitoli della tv parlano di “massacro di Saada” attribuito al “terrorismo dei sauditi“.
Molte vittime nel raid sul carcere
“Stiamo verificando sul posto con i nostri team il numero di vittime“, ha fatto sapere il portavoce della Croce Rossa internazionale in Yemen, Basheer Omar. I raid della coalizione a guida saudita in Yemen hanno centrato una prigione a Saada, causando “diversi morti”, denunciano gli Huthi. Fatto confermato dalla Croce Rossa.
L’attacco è stato confermato anche da Medici senza frontiere. “La scorsa notte, intorno alle 2.30, una prigione nella città di Saada è stata colpita da quello che sembra un attacco aereo sferrato dalla Coalizione guidata dall’Arabia Saudita – scrive in un comunicato il responsabile dell’organizzazione in Yemen, Ahmed Mahat -. L’ospedale Al-Gumhourriyeh ha finora ricevuto 200 feriti e ha fatto sapere di non essere in grado di accogliere nuovi pazienti. Dai racconti dei colleghi a Saada – aggiunge – sappiamo che ci sono molti corpi ancora sulla scena dell’attacco e molte persone risultano ancora disperse. E’ impossibile sapere il numero delle persone che hanno perso la vita. Sembra essere stato proprio un terribile atto di violenza“.