Quinta chiama per l’elezione del presidente della Repubblica. I capigruppo hanno deciso che da oggi per l’elezione del presidente della Repubblica a Montecitorio si terrà una doppia chiamata. In caso di fumata nera nella votazione della mattina, iniziata alle 11:00, la seconda chiamata della giornata di venerdì si terrà alle 17.
E’ iniziata alle 11:06 nell’Aula di Montecitorio la quinta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto – come ieri – è 505, vale a dire quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.
Anche per domani ipotesi doppia votazione
Per la giornata di domani, sabato 29 gennaio, in caso di fumata nera nelle due votazioni di oggi, sono previste due votazioni una alle 9:30 e una alle 16:30. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo congiunta di Camera e Senato.
Il centrodestra sceglie la Casellati
Il centrodestra ha deciso – dopo la riunione fatta alle 10:00 di questa mattina – che voterà la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Matteo Salvini aveva formalmente invitato tutti i leader della maggioranza, prima della votazione, alla riunione di gruppo dei partiti del centrodestra: Lega, FdI e Fi.
Amareggiato della scelta il segretario dem Enrico Letta: “Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci”. Non ci sono in programma incontri fra il segretario del Pd Enrico Letta e uno o più leader di centrodestra prima delle votazioni. E’ quanto rispondono fonti del Nazareno a TgCom24.
“E’ sempre la destra a candidare le donne. Casellati non è divisiva, è la proposta più istituzionale, la meno politica. Ma si dice di no solo perché non è di sinistra”, ha risposto Giorgia Meloni (leader di FdI) fuori Montecitorio.
M5s, Pd e Leu non rispondono alla prima chiama
Orientamento per scheda bianca, ma anche valutazioni su candidature alternative. È quanto avevano valutato i leader di M5s, Pd e Leu, riuniti alla Camera prima delle votazioni. Lo si apprende da fonti di centrosinistra. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, non aveva escuso l’ipotesi del “Mattarella bis”. Alle 11:00, Pd, M5s e Leu hanno deciso poi di non rispondere alla prima chiama per l’elezione del Presidente della Repubblica in questa quinta votazione. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari riportate da Ansa.