Putin in Cina per il terzo forum sulla Belt and Road Initiative

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Mosca (Russia) 09/05/2022 - festa della Vittoria / foto Imago/Image nella foto: Vladimir Putin ONLY ITALY

Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato in Cina dove partecipa, quale ospite d’onore, al terzo forum sulla Belt and Road Initiative in programma oggi e domani a Pechino.

Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato in Cina.

Putin, il cui aereo è atterrato all’aeroporto di Pechino intorno alle 9:30 locali (le 3:30 in Italia), è impegnato nella sua prima missione presso una grande potenza globale dal mandato d’arresto emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra in Ucraina: vedrà l’omologo Xi Jinping, incontrato più di 40 volte negli ultimi dieci anni.

Il leader russo parteciperà, quale ospite d’onore, al terzo forum sulla Belt and Road Initiative in programma oggi e domani a Pechino, secondo quanto ha riferito il canale in lingua inglese Cgtn, parte del network pubblico cinese Cctv, che nei giorni scorsi ha trasmesso una lunga intervista al capo del Cremlino.

Nell’annuncio fatto lunedì da Mosca, Putin avrà domani il bilaterale con Xi allo scopo di rafforzare i legami bilaterali e un’amicizia personale “senza limiti”, a dispetto dell’invasione dell’Ucraina che ha gettato la Russia nell’isolamento internazionale. Durante i colloqui “sarà prestata particolare attenzione alle questioni internazionali e regionali”, ha riferito una nota. Gli osservatori si aspettano poche sorprese dalla visita del leader russo in Cina, considerando l’incontro con Xi piuttosto come un gesto simbolico di sostegno di Pechino a Mosca: interessanti, tuttavia, saranno i segnali sulla stretta dipendenza russa economica e diplomatica verso il Dragone. Oltre alla guerra contro l’Ucraina, tra i dossier nell’agenda dei due leader c’è anche il conflitto tra Israele e Hamas, su cui Putin punta a rompere l’isolamento internazionale proponendosi come mediatore, visti i rapporti vantati con i leader del mondo islamico. La Cina, come la Russia, ha un rapporto stretto con l’Iran, dove la leadership clericale sostiene sia Hamas sia Hezbollah, il gruppo militante libanese che potrebbe aprire un secondo fronte contro Israele. Quest’anno Pechino ha mediato un’intesa tra gli ex nemici regionali Iran e Arabia Saudita, tornati ad avere relazioni normali dopo un decennio di aspre tensioni.

Netanyahu a Putin: attaccheremo finché Hamas non sarà distrutto

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al presidente russo Vladimir Putin che Israele non fermerà la sua offensiva nella Striscia di Gaza “finché non avrà eliminato le capacità militari e governative” di Hamas. Netanyahu ha spiegato a Putin che lo Stato ebraico “è stato attaccato da assassini vili e crudeli e ha risposto – determinato e unito – lanciando una guerra contro Hamas”.

Fonte: Ansa

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