Non ci sono speranze per l'aereo antincendio scomparso dai radar in Australia mentre era in azione contro un enorme incendio boschivo nelle montagne a sud-ovest di Sydney. Il velivolo si è schiantato a terra: il relitto è stato localizzato dagli equipaggi di ricerca e i primi rapporti suggeriscono che solo la sezione di coda dell'aereo è rimasta intatta, mentre il resto si è rotto all'impatto. Tre persone sono morte nello schianto del mezzo Rfs che è avvenuto nella zona di Snowy Monaro giovedì pomeriggio (ora locale). Testimoni nella zona hanno dichiarato alle reti locali di aver visto una “palla di fuoco” in cielo che si abbatteva al suolo. Sconosciute le cause dell'incidente.
L'allerta
Tutto è iniziato giovedì pomeriggio quando il Servizio antincendio rurale del Nuovo Galles del Sud ha dichiarato di aver perso improvvisamente i contatti con l'Ercole C-130 nell'area di Snowy Monaro. Subito si è temuto il peggio e sono state avviate le procedure di emergenza. Alle ricerche del velivolo hanno partecipato numerosi aeromobili incluso un Poseidon P-8A, cinque ambulanze e due elicotteri di soccorso. Poco dopo, l'avvistamento dei rottami nella zona di Snowy Monaro, che fa parte della Grande Catena Divisoria (o altopiano orientale), la più grande catena montuosa australiana e la quarta più lunga del mondo. I soccorritori hanno affermano che il luogo dell'incidente – nell'area di Peak View, a nord-est di Cooma – è circondato da terreni difficili da percorrere e “visibilità terribile”.
Incendi
Benché nell’ultima settimana, grazie anche alle intense piogge, la situazione sia leggermente migliorata, proseguono gli incendi in Astralia. Quelli ancora ancora attivi sono più di 100 (il più grande ha bruciato, da solo, 500mila ettari di terreno) e la maggior parte è in corso nel Nuovo Galles del Sud: lo stato più popoloso, la cui capitale è Sydney. Finora sono brucuati almeno 11 milioni di ettari di terreno, una superficie maggiore di quella dell’intera Islanda, e sono morte almeno 29 persone, compresi quattro vigili del fuoco. Con le tre vittime di oggi, i decessi salgono a 32.