LeBron James vuole che gli afro-americani vadano a votare a novembre. La stella dei Los Angeles Lakers è impegnato in prima persona a motivare quella parte della popolazione che spesso decide di non votare perché non si sente rappresentata così ha avuto l’idea di creare un gruppo “More Than a Vote”, cavalcando, riferisce l’Ansa, l’onda delle proteste in tutto il paese contro le diseguaglianze razziali e la polizia violenta.
Attenzione
“Con tutto quello che sta succedendo- evidenzia LeBron James – le persone finalmente ci stanno dando ascolto. Stiamo finalmente mettendo un piede dentro. Per quanto tempo questo sta a noi. Non lo sappiamo. Ma abbiamo la sensazione di avere orecchie che ci ascoltano e attenzione. E’ tempo per noi di fare finalmente la differenza“.
Violenze
“Le violenze provocate dal razzismo e da qualsiasi altra forma di odio vengono sanzionate dalla legislazione con un aggravio di pena, però senza una rivoluzione culturale rimangono allo stato latente come virus pronti a seminare nuovamente morte e divisioni- afferma don Aldo Buonaiuto, sacerdote di frontiera della Comunità Giovanni XXIII- Il “mai più il razzismo” non deve essere una prerogativa dei credenti, va impresso in maniera indelebile nel Dna dell’umanità tanto più ora che si è scoperta fragile e insicura di fronte a un nemico invisibile in grado di distruggere tutte le apparenti solidità di una civiltà decadente e patologicamente autoreferenziale“. E aggiunge don Buonaiuto” :Il razzismo senza memoria, alla pari di ogni relativismo “immorale”, fa risaltare l’attualità del magistero degli ultimi due Papi che, in perfetta continuità, mettono in guardia da chi, teoricamente e concretamente, vuole confondere il bene con il male e livellare tutto come orchestrato da quell’anticristo per il quale nero e bianco non sono due colori ma due tonalità della stessa indistinta assenza di valori“.