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Pelosi giunta in Malaysia, stasera a Taiwan. L’ira della Cina

La Cina ha sospeso l'import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan come ritorsione contro la possibile visita nell'isola della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi

La presidente della Camera americana Nancy Pelosi, a capo della delegazione del Congresso, è arrivata in Malaysia, seconda tappa della suo tour in Asia, prima dell’ipotesi di una sosta a Taiwan, in base a molte anticipazioni dei media.

Pelosi, nella capitale malese Kuala Lumpur, è arrivata dopo essere atterrata alla base della Royal Malaysian Air Force (RMAF) a Subang intorno alle 10.30 locali, dopo il viaggio a Singapore, riporta Ansa.

Gli Stati Uniti stabilirono i legami diplomatici con la Malaysia nel 1957 in seguito all’indipendenza dalla Gran Bretagna: le parti hanno elevato le relazioni bilaterali a un partenariato globale nell’aprile del 2014.

La speaker incontra a mezzogiorno a Kuala Lumpur la controparte Tan Sri Azhar Azizan Harun presso l’edificio del Parlamento, prima del pranzo con il premier Datuk Seri Ismail Sabri Yaakob, in base al resoconto dei media locali.

Il programma ufficiale prevede che, dopo Kuala Lumpur, Pelosi di diriga a Seul, in Corea del Sud: la rotta dei voli commerciali sulla tratta segue la costa orientale di Taiwan, opposta quindi a quella della Cina, creando le condizioni migliori per uno scalo a Taipei con le minacce di risposta militare da parte di Pechino.

Stampa Taiwan: “Previsto in serata l’arrivo di Nancy Pelosi”

Secondo quanto riporta il Liberty Times, Pelosi giungerà all’aeroporto di Songshan, a Taiwan, alle 22.20 di questa sera, ora locale. Previsto, secondo alcune fonti, un incontro con il Presidente Tsai Ing-Wen. Aumentano le tensioni tra Usa e Cina e anche le tensioni militari nello Stretto di Taiwan. Ma il Presidente e il suo ufficio non hanno rilasciato dichiarazioni a conferma o smentita della visita della speaker. Nessuna delle più alte cariche degli Stati Uniti d’America ha messo piede a Taiwan negli ultimi 25 anni.

Cina a Usa: “Visita di Pelosi a Taiwan minerebbe legami”

L’ipotesi ha scatenato l’ira della Cina. La possibile visita della presidente della Camera Usa a Taiwan “minerebbe le relazioni tra Cina e Stati Uniti”: è quanto ha ribadito l’ambasciatore cinese delle Nazioni Unite, Zhang Jun. “Apparentemente una visita del genere è molto pericolosa, molto provocatoria”, ha osservato Zhang in una conferenza stampa tenuta in occasione dell’inizio ad agosto della presidenza cinese del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

“Se una visita del genere si verifica, minerà anche le relazioni tra la Cina e gli Stati Uniti”, ha aggiunto il diplomatico, per il quale la possibile visita di Pelosi non dovrebbe essere paragonata a quella del 1997, fatta dallo speaker della Camera Newt Gingrich per “un errore iniziale non rende legittimo il quello seguente”. Inoltre, “anche la situazione a Taiwan sta cambiando con il supporto di alcune forze esterne. La tendenza di Taiwan verso l’indipendenza si sta ulteriormente sviluppando. Se non intraprendiamo azioni appropriate ed energiche per fermarla la situazione potrebbe essere persino fuori controllo”, ha continuato Zhang.

L’invito a Washington è di “onorare il suo impegno per il principio della Unica Cina”, che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito durante una video chiamata con il leader cinese Xi Jinping la scorsa settimana. Zhang ha concluso assicurando che “faremo tutto il possibile per difendere la nostra sovranità e integrità territoriale”.

Taiwan: “Determinati a proteggere l’isola dalle minacce cinesi”

L’esercito di Taiwan si è detto oggi “determinato, capace e fiducioso” di poter proteggere l’isola dalle crescenti minacce della Cina legate alla possibile visita della Pelosi. “Stiamo preparando meticolosamente vari piani e le truppe adeguate saranno inviate per rispondere in linea con i regolamenti di risposta alle situazioni di emergenza e alla minaccia posta dal nemico”, ha reso noto il ministero della Difesa di Taipei in un comunicato.

Avvistati aerei da guerra cinesi su Stretto di Taiwan

Aerei da guerra cinesi sono stati avvistati questa mattina sulla linea mediana dello Stretto di Taiwan: lo riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito. Da ieri, navi da guerra sono presenti in prossimità della linea di separazione. Secondo alcune fonti gli aerei cinesi hanno ripetutamente eseguito manovre tattiche “toccando” la linea mediana, azioni queste considerate provocatorie.

La Cina ferma l’import di beni alimentari da 180 società di Taiwan

Inoltre, la Cina ha sospeso nella notte l’import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan con una mossa che appare come una ritorsione contro la possibile visita nell’isola della speaker della Camera. I media di Taipei hanno rimarcato che “l’improvvisa mossa delle Dogane cinesi causerà un duro colpo” all’industria alimentare locale, tra agricoltura e pesca. Le Dogane, in base ai rilievi ufficiali, hanno contestato “la violazione delle normative pertinenti e interrotto d’urgenza l’import”. Dal 2021 la Cina ha messo al bando ananas e altri beni taiwanesi per la presunta presenza di parassiti e sostanze vietate.

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