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Pedofilia: in Nuova Zelanda la polizia chiude e sequestra una chat

Di fondamentale importanza la denuncia fatta dall'Associazione Meter. Don Fortunato Di Noto: "Noi continuiamo la lotta"

Tutti gli utenti nella chat e la chat stessa sono stati sospesi. Il ‘manuale’ è una variante di una versione vista in precedenza segnalata. Questo è più recente (2017 rispetto al 2013) ed è più lungo (170 pagine contro 103 pagine)”. E’ con queste parole che il Dirigente della Polizia Neozelandese ha comunicato a don Di Noto che l’indagine ha portato all’immediata sospensione della chat pedofila e tutti gli utenti sono stati sospesi e che l’indagine prosegue per ottenere maggiori elementi per la individuazione dei soggetti coinvolti. 

I numeri dell’operazione

Dopo la fondamentale denuncia dell’Associazione Meter, di don Fortunato Di Noto, e la collaborazione del Server Provider Neozelandese, la polizia ha potuto bloccare 16 utenti pedofili, anche se ancor non sono stati tutti individuati.

Le dichiarazioni di don Fortunato Di Noto

“Quando abbiamo denunciato, già nel 2013, (poi nel 2017 e nel 2021) la presenza di questo Manuale per pedofili, ci hanno presi per visionari, perché parlare di pedofilia e della sua inquietante giustificazione è da ‘esagerati’ e confermiamo che la questione è molto più inquietante di quanto si possa immaginare. La pedofilia è una piaga e riteniamo che nessuno possa dire il contrario o magari considerarla ‘minima e marginale’, ‘superficiale e non pericolosa e offensiva’ solo al pensiero di giustificarla. La conferma della Polizia Neozelandese è un tassello importante in questa ‘lotta impari’. Noi continuiamo la lotta”.

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