Papa: “Lo Spirito Santo ci aiuta a non soccombere al peccato e all’errore”

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“Da domani si potrà celebrare la Santa Messa con il popolo; ma per favore, andiamo avanti con le norme, le prescrizioni che ci danno, per custodire così la salute di ognuno e del popolo“, raccomanda il Papa. Domani messe riaperte, dunque, ma occorre “rispettare le norme”, avverte Jorge Mario Bergoglio. “Gesù ci chiede di amarlo, ma spiega: questo amore non si esaurisce in un desiderio di Lui, o in un sentimento, no, richiede la disponibilità a seguire la sua strada, cioè la volontà del Padre”. Francesco guida la recita della preghiera del Regina Caeli dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano. Nell’introdurre la preghiera mariana, il Pontefice sottolinea che “il Vangelo di questa domenica presenta due messaggi fondamentali: l’osservanza dei comandamenti e la promessa dello Spirito Santo. Gesù lega l’amore per Lui all’osservanza dei comandamenti, e su questo insiste nel suo discorso di addio: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti“.  “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama”.

Forma concreta

Puntualizza il Papa: “La volontà del Padre si riassume nel comandamento dell’amore reciproco, dato da Gesù stesso: “Come io ho amato voi, così anche voi amatevi gli uni gli altri”. Non ha detto: “Amate me, come io ho amato voi”, ma “amatevi a vicenda come io vi ho amato”. Egli ci ama senza chiederci il contraccambio, e vuole che questo suo amore gratuito diventi la forma concreta della vita tra di noi: questa è la sua volontà. Per aiutare i discepoli a camminare su questa strada, Gesù promette che pregherà il Padre di inviare “un altro Paraclito“, cioè un Consolatore, un Difensore che prenda il suo posto e dia loro l’intelligenza per ascoltare e il coraggio per osservare le sue parole. Questo è lo Spirito Santo, che è il Dono dell’amore di Dio che discende nel cuore del cristiano. Dopo che Gesù è morto e risorto,il suo amore è donato a quanti credono in Lui e sono battezzati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Cuori trasformati

Prosegue Jorge Mario Bergoglio:”Lo Spirito stesso li guida, li illumina, li rafforza, affinché ognuno possa camminare nella vita, anche attraverso avversità e difficoltà, nelle gioie e nei dolori, rimanendo nella strada di Gesù. Questo è possibile proprio mantenendosi docili allo Spirito Santo, affinché, con la sua presenza operante, possa non solo consolare ma trasformare i cuori, aprirli alla verità e all’amore. Di fronte all’esperienza dell’errore e del peccato, che tutti facciamo, lo Spirito Santo ci aiuta a non soccombere e ci fa cogliere e vivere pienamente il senso delle parole di Gesù: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti“. I comandamenti non ci sono dati come una sorta di specchio, nel quale vedere riflesse le nostre miserie e incoerenze. No, la Parola di Dio ci è data come Parola di vita, che trasforma, che rinnova, che non giudica per condannare, ma risana e ha come fine il perdono. Una Parola che è luce ai nostri passi. E tutto questo è opera dello Spirito Santo! Egli è il Dono di Dio, è Dio stesso, che ci aiuta ad essere persone libere, persone che vogliono e sanno amare, persone che hanno compreso che la vita è una missione per annunciare le meraviglie che il Signore compie in chi si fida di Lui. La Vergine Maria, modello della Chiesa che sa ascoltare la Parola di Dio e accogliere il dono dello Spirito Santo, ci aiuti a vivere con gioia il Vangelo, nella consapevolezza di essere sorretti dallo Spirito, fuoco divino che riscalda i cuori e illumina i nostri passi”.

Messa con il popolo

Evidenzia Francesco: “Domani ricorre il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II, a Wadowice, in Polonia. Lo ricordiamo con tanto affetto e tanta riconoscenza. Domani mattina, alle 7, celebrerò la Santa Messa, che sarà trasmessa in tutto il mondo, all’altare dove riposano le sue spoglie mortali. Dal Cielo egli continui a intercedere per il Popolo di Dio e la pace nel mondo. In alcuni Paesi sono riprese le celebrazioni liturgiche con i fedeli; in altri se ne sta valutando la possibilità; in Italia, da domani si potrà celebrare la Santa Messa con il popolo. Condivido la gioia delle comunità che possono finalmente ritrovarsi come assemblea liturgica: è un segno di speranza e un dono per tutta la società. Nel mese di maggio, in tante parrocchie è tradizione celebrare le Messe di Prima Comunione. Chiaramente, a causa della pandemia, questo bel momento di fede e di festa è stato rimandato. Perciò desidero inviare un pensiero affettuoso ai bambini e alle bambine che avrebbero dovuto ricevere per la prima volta l’Eucaristia. Carissimi, vi invito a vivere questo tempo di attesa come opportunità per prepararvi meglio: pregando, leggendo il libro di catechismo per approfondire la conoscenza di Gesù, crescendo nella bontà e nel servizio agli altri. Buon cammino!
Auguro a tutti una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci”.

Paola Anderlucci: