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Papa alla polizia: “La fede anima il servizio”

Nell'udienza di questa mattina a dirigenti e agenti dell'Ispettorato di pubblica sicurezza presso il Vaticano, Francesco ha espresso la propria riconoscenza per il “servizio quotidiano, svolto in modo encomiabile”. E, esorta il Papa,  “il vostro impegno, non esente da rischi, sia animato dalla fede”.

Presenza discreta e attenta

“Ormai tante volte – afferma il Pontefice –  ho potuto constatare di persona la vostra presenza discreta quanto attenta ed efficace. Il vostro lavoro, oltre a competenza e professionalità, manifesta l’amore sincero e il fedele attaccamento alla Sede Apostolica. Di tutto, specialmente del vostro servizio quotidiano, svolto in modo encomiabile, vi sono personalmente riconoscente; e in questa circostanza intendo rinnovarvi la mia stima per lo spirito che lo anima. La costante cooperazione con la Gendarmeria Vaticana lo rende ancora più efficace e meritorio“.

La fiamma delle fede

Il Papa rinnova l’auspicio che “il vostro impegno quotidiano, talora non esente da rischi, sia sempre animato dalla fiamma della fede, della speranza e della carità. Una fiamma umile, semplice ma genuina”.  Nel tradizionale incontro annuale, il Pontefice afferma:”Il vostro impegno quotidiano, talora non esente da rischi, sia sempre animato dalla fiamma della fede, della speranza e della carità. Una fiamma umile, semplice ma genuina”. Il Pontefice ringrazia funzionari e agenti per il lavoro quotidiano: “Il vostro servizio alla Santa Sede e allo Stato della Città del Vaticano riveste un significato e un valore peculiari. Non è facile rapportarsi ogni giorno con i turisti e i pellegrini che visitano la Piazza e la Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani, o che vengono per incontrare il Papa. Nella varietà delle situazioni, voi siete chiamati a coniugare le loro esigenze con le indispensabili regole dell’ordine pubblico e del tranquillo svolgersi della vita intorno alla Città del Vaticano e ai luoghi sacri alla fede cattolica. E la vostra opera è altrettanto importante in occasione delle mie visite pastorali a Roma e in Italia, dovunque mi conduce l’esercizio del ministero petrino”.

Stop allo sfruttamento 

“Santa Bakhita, patrona delle vittime della tratta, ha affrontato il dolore della schiavitù e ha testimoniato la libertà e la gioia dell'incontro con il Signore. Preghiamo affinché tutti possano vivere questa gioia e spezzare le catene della schiavitù”, dice Papa Francesco in un tweet rilanciando l'hashtag #PrayAgainstTrafficking.

Nella terra dei fuochi

“Una gioia immensa sapere che il Papa sarà qui nella Terra dei fuochi. L'ho sempre sperato, fin da quando in Vaticano si disse che il dolore della nostra gente aveva ispirato il Santo Padre nella scrittura dell'Enciclica Laudato Sì”, afferma all'Ansa don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano (Napoli) da sempre impegnato nella lotta per la difesa del territorio nella Terra dei Fuochi, commentando l'annuncio della visita di Papa Francesco, in programma il 24 maggio ad Acerra. Don Maurizio sottolinea che la Terra dei fuochi, dove ha celebrato i funerali di decine di bambini morti di cancro, “ha reso un “servizio” a tutto il mondo ispirando il nostro Papa”. Evidenzia don Patriciello: “Il nostro dolore  è servito a far arrivare al mondo le parole e le preoccupazioni del Santo Padre con l'Enciclica “Laudato sì”. Questa è stata la volontà del Signore. E dopo tanti cortei, tante proteste, tanto clamore, si è capito che qui c'è un problema serio”.

 

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