Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, in occasione dell’evento intitolato “Portare in carcere la Costituzione”, organizzato a Roma, ha evidenziato la necessità di individuare luoghi idonei per l’esecuzione delle misure alternative al fine di favorire la formazione e la rieducazione.
Le dichiarazioni
“C’è la necessità di individuare dei luoghi idonei per l’esecuzione della misura, anche alternativa, che siano capaci di fare formazione e rieducazione. Oggi, a occhio e croce e tolti gli ostativi, abbiamo settemila persone che potrebbero uscire domani in misura alternativa. E perché’ non escono? Non perché’ il Dap non li faccia uscire o perché’ la politica non voglia, ma perché’ non hanno un domicilio idoneo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, nel corso dell’evento Portare il carcere nella Costituzione” organizzato a Roma dal quotidiano ‘Il Dubbio’.
L’importanza della rieducazione
“Per questo – ha aggiunto – stiamo lanciando l’idea di inserire in un prossimo provvedimento un elenco nazionale delle comunità, che siano garanzia per tutti e capaci di accogliere il soggetto e svolgere l’attività di rieducazione. Un’operazione a cui stiamo lavorando”. Il sottosegretario ha infatti spiegato che “i dati ci dicono che chi all’interno del carcere partecipa ad attività formative, di lavoro o di sport, nel 98% dei casi non commette più delitti una volta uscito. È anche un investimento di sicurezza per una comunità migliore domani”.
Fonte: Agi