Il rapporto Onu e l’aumento della conflittualità in Afghanistan

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La situazione in Afghanistan si sta aggravando notevolmente in quanto i talebani stanno avanzando in 16 delle 34 capitali provinciali e 18 delle stesse stanno per capitolare tanto che, le autorità militari afghane, hanno dovuto imporre il coprifuoco notturno in 31 province su 34. Il governo afghano sta tentando di fermare l’avanzata dei talebani facendo presidiare i grandi centri abitati dalle truppe di élite.

I profughi di Kandhar e l’aumento delle vittime civili

Tanto premesso, nella regione di Kandahar – la seconda città più grande del paese con oltre 650 mila abitanti -, le violenze sono in aumento ed oltre 22 mila famiglie sono costrette ad abbandonare le loro case per fuggire all’avanzata dei talebani dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro definitivo. Rispetto a quanto precedentemente esemplificato l’Onu, in data odierna, ha annunciato un nuovo record di violenze in Afghanistan e, malgrado il ritiro delle forze di terra statunitensi, il generale comandante del Centcom ha sottolineato che le forze aeree Usa continueranno a fornire supporto all’esercito afghano. Oltre a ciò, il sopracitato documento dell’Onu ha sottolineato che, nel periodo gennaio – aprile 2021 vi sono state 2.791 vittime civili, di cui 1915 feriti e 876 morti.

Favorire i colloqui di pace

In particolare, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha evidenziato che, se non si fermerà l’escalation di violenza in atto, l’anno in corso sarà quello con più vittime dall’inizio delle ostilità. In ultima istanza, alla luce di quanto precedentemente esemplificato, è fondamentale che si velocizzino i colloqui di pace con l’obiettivo di trovare una soluzione all’attuale crisi con l’obiettivo di evitare le vittime civili e favorire l’assistenza umanitaria come auspicato dal Presidente dell’Alto Consiglio per la Pace afghano Abdullah Abdullah.

Christian Cabello: