L’Onu resterà in Afghanistan: “Il 60% degli sfollati sono bambini”

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Quasi il 60% degli afghani che sono stati costretti a lasciare le proprie case quest’anno sono bambini: secondo i dati diffusi dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UN-OCHA) in Afghanistan, si legge sulla Bbc, dall’inizio di maggio più di 400.000 persone sono state registrate come nuovi sfollati a causa dell’intensificarsi dei combattimenti in tutto il Paese. In totale quest’anno sono stati sfollati quasi 550.000 afghani.

Guterres: “L’Onu resterà in Afghanistan a fianco del popolo”

“Le Nazioni Unite hanno lavorato con e per il popolo afghano per decenni. Noi restiamo in quel Paese e continueremo a restarci e a fare tutto quanto possiamo per la sicurezza del nostro personale e per servire il popolo afghano che ha molto sofferto”: lo scrive in un tweet il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Telefonata Xi-Putin: Afghanistan a rischio terrorismo Isis

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Vladimir Putin dedicata “alla situazione venutasi a creare in Afghanistan”. Lo riportano i media ufficiali di Pechino. Mosca considera infatti alto il livello di minaccia terroristica in Afghanistan perché i membri del gruppo terroristico dello Stato Islamico sono presenti nel Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Per quanto riguarda gli attacchi terroristici, l’unica cosa certa è che oltre ai Talebani, ci sono anche membri dell’Isis in Afghanistan. Non sono nativi del Paese, ma sono veri terroristi. Ecco perché la minaccia terroristica in Afghanistan è certamente molto alta”, ha sottolineato Peskov, citato dalla Tass.

Guerini: “Tratti in salvo 3741 i cittadini afghani”

Sono 3741 i cittadini afghani tratti in salvo dall’Italia dall’inizio dell’operazione. Lo afferma il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ripreso da Ansa spiegando che nel pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino arriveranno 14 bambini disabili del centro “Pro bambini di Kabul”, 5 suore della missione carità e un sacerdote, tutti tratti in salvo dai militari italiani.

La testimonianza dei rifugiati in Italia

“Sono contento di essere arrivato in Italia perché adesso i talebani girano casa per casa di chi lavora con Nato e Aisa. Gli italiani hanno fatto tanto per noi, è un piacere essere qui, siamo contenti, anche i miei figli. Io ringrazio per tutto i militari e l’Esercito italiano che ci hanno aiutati ad uscire”. È una delle testimonianze di uno dei rifugiati afghani – un padre di famiglia – in quarantena nella base logistica dell’Esercito a Colle Isarco, in Alto Adige.

“Vorrei ringraziare il Governo italiano e tutti gli italiani per averci aiutato ad uscire dal nostro Paese. Tutto il mondo oggi sa com’è la situazione in Afghanistan. La situazione è critica e le persone non possono vivere sotto il regime talebano. Siamo stati molto fortunati a ricevere l’aiuto dell’Esercito e del Governo italiano per uscire dal Paese e arrivare in una situazione pacifica come questa. Spero un giorno di poter tornare nel mio Paese e che lo possano fare anche gli italiani”, dice una giovane mamma mentre nel parco giochi alle sue spalle stanno giocando i bambini.

 

Milena Castigli: