Al via la lunga corsa verso i Giochi Olimpici di Parigi: l’avventura della rassegna a cinque cerchi è infatti ufficialmente iniziata a Olimpia dove è stato acceso il “fuoco sacro” davanti alle rovine del Tempio di Hera, risalente a circa 2.600 anni fa.
“Piano B” per l’attrice Mary Mina che ha dovuto utilizzare la fiamma di riserva creata a causa del cielo nuvoloso che ha impedito di far convergere i raggi del sole all’interno dello specchio cilindrico parabolico. Le Olimpiadi si apriranno il prossimo 26 luglio a Parigi, tra faraoniche misure di sicurezza.
Olimpiadi di Parigi: acceso il “fuoco sacro” a Olimpia
Più di cento giorni dalla cerimonia d’apertura dell’edizione 2024 dei Giochi Olimpici, ma la rassegna a cinque cerchi è ufficialmente iniziata a Olimpia, dove è stato acceso il “fuoco sacro”. Alle rovine del Tempio di Hera, risalente a circa 2.600 anni fa, l’attrice Mary Mina ha utilizzato la fiamma di riserva creata già nella giornata di ieri a causa del cielo nuvoloso che ha impedito di far convergere i raggi del sole all’interno di uno specchio cilindrico parabolico.
Presenti il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach accolto dal suo omologo ellenico Spyros Kapralos, la presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e la segretaria di Stato francese per la francofonia e i partenariati internazionali Chrysoula Zacharopoulos.
Bach (CIO): “Le persone ne hanno abbastanza dell’odio”
Queste le parole del presidente del Cio, Thomas Bach, nel corso della tradizionale cerimonia di accensione. “In questi tempi difficili, in cui le guerre e i conflitti aumentano, le persone ne hanno abbastanza dell’odio. Nei nostri cuori desideriamo qualcosa che ci riunisca di nuovo, qualcosa che ci dia speranza. La fiamma olimpica che accendiamo oggi simboleggia questa speranza”. Mentre il mondo è scosso da tante crisi “più che mai una forza di ispirazione per tutti noi e per le generazioni future”.
Sulle note dell’inno olimpico eseguito dalla mezzosoprano Joyce DiDonato la fiaccola è passata nelle mani di Stefanos Ntouskos, campione olimpico di canottaggio a Tokyo 2020 a cui succederà la nuotatrice Laure Manaudou, che vinse il suo primo titolo olimpico nei 400 m stile libero ai Giochi Olimpici di Atene del 2004. Un viaggio lungo quasi cento giorni che attraverserà il Peloponneso prima di dirigersi in barca e puntare verso la Francia dove giungerà a Marsiglia il prossimo 8 maggio.
Fonte: Ansa