Ok del Cdm al dl Lavoro. Meloni: “Attuato il taglio delle tasse più importante degli ultimi decenni”

La premier Giorgia Meloni. Foto: Palazzo Chigi

Il Consiglio dei Ministri (Cdm) ha approvato poco prima delle 13:00 il decreto lavoro. “Abbiamo approvato il pacchetto lavoro in una giornata dedicata al governo e ai lavoratori”, ha commentato alla stampa la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone al termine del cdm.

Meloni: “Taglio delle tasse più importante di ultimi decenni”

Abbiamo liberato un tesoretto da 4 miliardi grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti ed oggi lo destiniamo al più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni. Tagliamo il cuneo di 4 punti e questo si somma a quello che avevamo già fatto in legge di bilancio abbiamo un taglio di 6 punti percentuale per chi ha redditi fino a 35.000 euro e di 7 punti per i redditi fino a 25000 euro. E’ una scelta di cui io vado profondamente fiera”. Lo afferma in un video la premier Giorgia Meloni. “Il taglio del cuneo porterà fino a 100 euro in busta paga in un momento come questo in cui c’è l’inflazione galoppa. Io non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta”.

Calderone: “Provvedimenti importanti a sostegno delle famiglie”

“Abbiamo approvato il pacchetto lavoro in una giornata dedicata al governo e ai lavoratori, anche il governo ha introdotto dei provvedimenti importanti a sostegno delle famiglie con un intervento sul cuneo contributivo e poi c’è un intervento annunciato da tempo che è l’introduzione del nuovo strumento di inclusione sociale, l’assegno di inclusione”. Così la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone al termine del cdm.

Per quanto riguarda i “contratti a termine, quello che ho letto non è quello che troverete nella norma perché l’obiettivo non era certo quello di rendere più precario l’utilizzo di questi strumenti ma di rendere più agevole l’interpretazione di una norma che in questo momento ha delle difficoltà applicative”, ha detto la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone al termine del cdm. “Questo è un governo di legislatura i nostri non sono interventi spot, hanno una visione”, ha aggiunto Calderone a chi le chiede delle critiche avanzate sul fatto che il provvedimento sul lavoro sia senza una visione. “Credo che sia intervento di ampio respiro, si tratta di un percorso che deve consentirci di accompagnare chi ha voglia di lavorare”, ha aggiunto.

Il taglio del cuneo da luglio a dicembre, 100 euro in più

“Circa 4 miliardi vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio”. Lo fa sapere il Ministero dell’Economia in una nota, precisando che lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi.

Salvini: “Aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga”

Approvato al Consiglio dei Ministri del Primo Maggio: aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga fino a dicembre. Dalla sinistra e dai sindacati del NO le solite polemiche e i soliti cortei (con fantocci, insulti e bandiere bruciate), dalla Lega e dal centrodestra al governo taglio di tasse e aumento degli stipendi per milioni di lavoratrici e lavoratori”: così su Twitter il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

Ferro: “Importanti misure per lavoratori e famiglie”

“Con l’approvazione del decreto lavoro il governo guidato da Giorgia Meloni introduce importanti misure per lavoratori e famiglie, soprattutto quelle che hanno situazioni di fragilità. Viene aumentato il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, vengono aumentati gli sgravi contributivi per chi assume, alzato il limite dei fringe benefit per i lavoratori con figli, alleggerita la pressione fiscale sul costo del lavoro. Viene poi sostituito il reddito di cittadinanza con l’assegno di inclusione per dare sostegno a chi ne ha davvero bisogno, previsti bonus per i datori di lavoro che assumono gli occupabili e potenziate le politiche attive. La decisione dal forte valore simbolico di approvare il decreto nella giornata del primo maggio dimostra che il governo risponde ai bisogni dei lavoratori e di chi ancora un lavoro non ce l’ha, con una visione e con provvedimenti concreti – come gli aumenti in busta paga da 80 a 100 euro al mese – lasciando agli altri i cortei e le strumentalizzazioni politiche, che non mi pare abbiano portato alcun risultato nella direzione della tutela della dignità, della stabilità e della sicurezza del lavoro”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

Fonte: Ansa

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