Sono partite questa mattina le perquisizioni dei carabinieri del Ros nei confronti di 11 indagati per i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e istigazione a delinquere. Dagli accertamenti è emerso che tre di loro gravitano in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista.
Gli undici indagati
Inoltre, uno dei perquisiti è un professore universitario di 53 anni, risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte (simile a Facebook). Il professore, nato a Roma, insegna all’Università del Molise. Tra gli indagati figurano anche un pensionato, un ottico, due giornalisti di testate online, l’impiegato amministrativo di un ospedale di Roma e uno studente.
Offese sulla gestione della pandemia
I post e i contenuti multimediali offensivi nei confronti del Capo dello Stato risalgono al periodo tra aprile 2020 e febbraio 2021 e prendono di mira le scelte fatte dall’Italia per contrastare la diffusione del coronavirus. Il Reparto indagini telematiche, unità specializzata del Ros, ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social delle persone coinvolte, di età compresa tra i 44 e i 65 anni.
È stata rilevata la diffusione nel web di plurime condotte offensive nei confronti del Capo dello Stato che, stando a quanto scrivono i carabinieri del Ros, appaiono frutto di una elaborata strategia di aggressione alle più alte Istituzioni del Paese. In particolare, i tre indagati provenienti da ambienti di estrema destra, secondo quanto emerso dalle indagini, hanno avuto contatti tra loro per elaborare la strategia legata ai messaggi minacciosi postati sui social network.
Le perquisizioni
Le perquisizioni – si legge in una nota – rientrano in un più ampio approfondimento che la Procura di Roma sta svolgendo da tempo con il Ros – Reparto Anticrimine della Capitale, che già nello scorso agosto ha eseguito analogo provvedimento nei confronti un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter. In totale sono 11 le persone indagate nel procedimento coordinato dai sostituti procuratori Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito che hanno affidato ai carabinieri del Ros l’attività istruttoria.
I due distinti decreti di perquisizione, eseguiti con il supporto in fase esecutiva dei comandi provinciali Carabinieri di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento,Perugia, Torino e Verbania, hanno permesso il sequestro di numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al presidente Mattarella.