Eruzione vulcano Nyiragongo in Congo, Unicef: “170 bimbi dispersi”

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Oltre 170 bambini risultano dispersi mentre altri 150 sono stati separati dalle famiglie in seguito all’eruzione del vulcano Nyiragongo nell’est del Congo. Lo denuncia Unicef secondo cui più di 170 bambini sono scomparsi dopo la fuga dalla città di Goma, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, in seguito all’eruzione del monte Nyiragongo di due notti fa.

Fuga dall’ira del Nyiragongo

Più di 5.000 persone hanno attraversato il confine con il Ruanda da Goma due giorni fa, e almeno 25.000 sono state sfollate a Sake, 25 km a nord-ovest di Goma. Tuttavia, la maggior parte della gente sta lentamente tornando a casa, visto che la lava ha smesso di scorrere ieri mattina. Preoccupano anche le centinaia di persone che tornano a Goma e trovano case danneggiate e carenza di acqua ed elettricità.

Non è ancora chiaro quante famiglie siano state colpite dall’eruzione nel territorio di Nyiragongo, a nord di Goma. Molti bambini nell’area vicino all’aeroporto di Goma sono rimasti senza casa e in situazioni di indigenza, evidenzia Unicef in un comunicato.

Gli aiuti Unicef

Almeno cinque morti sono stati direttamente collegati all’eruzione a Buhene, Kibatshi e Kibumba. È stato dispiegato un team dell’UNICEF nelle aree colpite di Sake, Buhene, Kibati e Kibumba per fornire una risposta di prima linea.

Gli aiuti consistono in: installare punti di clorazione dell’acqua a Sake e dintorni per limitare la diffusione del colera. Diverse reti di approvvigionamento idrico nella zona saranno infatti clorate a breve; rafforzare la sorveglianza epidemiologica per il colera, specialmente a Goma, dopo il ritorno di migliaia di residenti; stabilire due centri di transito per bambini non accompagnati e separati, in collaborazione con le autorità congolesi locali.

L’UNICEF sta anche lavorando con i partner per fornire orientamento ai casi di violenza e abuso di genere verso un adeguato supporto medico e psicosociale. Il Nyiragongo è considerato uno dei vulcani più attivi e pericolosi del mondo. L’ultima eruzione nel 2002 lasciò più di 100.000 persone senza casa.

Milena Castigli: