Putin: “Sospendiamo l’applicazione del trattato Start”. Blinken: “Irresponsabile”

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Botta e risposta tra Russia e Usa sul trattato Start (New Strategic Arms Reduction Treaty) sulla limitazione delle armi nucleari, di cui oggi Vladimir Putin ha detto che la Russia intende sospendere l’applicazione.

Il trattato fu firmato a Praga l’8 aprile del 2010 dagli allora presidenti Usa, Barack Obama, e russo, Dmitri Medvedev. Entrò in vigore il 5 febbraio 2011 e fu prorogato una prima volta per 5 anni nel febbraio 2016 e una seconda nel febbraio 2021. La scadenza ora è prevista per il 2026.

Putin: “Sospendiamo l’applicazione del trattato Start”

La Russia “sospende” l’applicazione dello Start, l’ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa, perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere “una sconfitta strategica” a Mosca. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nel discorso sullo Stato della Nazione. “Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo”, ha sottolineato Putin.

Blinken: “Sospensione Start scelta irresponsabile di Mosca”

La decisione della Russia di sospendere la sua partecipazione al New Start è “molto deludente e irresponsabile”. Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken da Atene. Aggiungendo che Gli Stati Uniti “rimangono pronti a discutere di armi strategiche” con la Russia.

Cosa prevede il trattato Start

Questo è quanto prevede il New Start che sostituì i due precedenti accordi Start 1 e 2 (quest’ultimo mai entrato in vigore) e il trattato di Mosca del 2002 (Sort), che decadeva nel 2012.

  • TESTATE NUCLEARI. Limite di 1.550 testate nucleari, scattato entro 7 anni dall’entrata in vigore del Trattato dopo le rispettive ratifiche. Riguardava le testate montate sui missili balistici intercontinentali (Icbm), sui missili balistici lanciati dai sottomarini (Slbm) e il numero di bombardieri disponibili con una testata ciascuno. Si trattò di una diminuzione del 74% rispetto all’accordo Start 1 e del 30% rispetto al Trattato di Mosca del 2002.
  • VETTORI. Limite di 700 vettori contando i missili Icbm e Slbm e i bombardieri in grado di sganciare ordigni nucleari: un dimezzamento rispetto allo Start 1. Il limite fu posto a 800 contando anche i missili non puntati.
  • SCUDO ANTI-MISSILE. Secondo Washington, l’intesa non stabilì limiti sui programmi di difesa anti-missile. Un’interpretazione mai condivisa da Mosca.
  • VERIFICHE. Previste ispezioni dirette, scambio di dati e informazioni, notifiche relative alle armi strategiche ed ai siti elencati nel documento e metodi per facilitare i controlli.
  • RATIFICA. Il Trattato comprende tre documenti: il testo di base, un protocollo che elenca diritti e obblighi associati al documento e allegati tecnici che affrontano i dettagli. Tutti e tre i documenti sono stati ratificati dai rispettivi parlamenti.
  • RITIRO. Il Trattato prevede una clausola di ritiro.
    Fonte: Ansa
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