ALESSANDRA LOCATELLI MINISTRA DISABILITA'. CREDIT: SARA MINELLI
Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, ha dichiarato alla 17ª Conferenza degli Stati Parte della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità a New York che, nonostante il difficile momento storico globale, è il momento giusto per impegnarsi al massimo per non lasciare indietro nessuno. Ha annunciato l’approvazione in Italia del “Progetto Vita”, uno strumento personalizzato per le persone con disabilità, eliminando il termine “portatori di handicap” dalle leggi italiane.
“Viviamo un momento storico non facile dal punto di vista sociale, civile, economico e politico, in tutto il mondo, in ciascuno dei nostri Paesi. Tuttavia, sono convinta che questo sia anche il momento giusto per dare il massimo, per testimoniare con il nostro lavoro, al fianco delle persone e delle famiglie, che non possiamo lasciare indietro nessuno!”. Lo ha detto Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, intervenendo alla 17ª Conferenza degli Stati Parte della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, a New York.
Per questa ragione, ha ricordato Locatelli, “l’Italia ha approvato un’importante riforma sulla disabilità che introduce il ‘Progetto Vita’”. Il “Progetto Vita”, ha spiegato il ministro, “parte dai desideri della persona con disabilità, come previsto dalla Crpd, ed è uno strumento personalizzato e condiviso che supera la frammentazione tra interventi sanitari, assistenziali e sociali e semplifica anche le modalità di erogazione dei servizi”. E, ha aggiunto, “per accompagnare questo cambiamento di approccio abbiamo eliminato la parola ‘portatori di handicap’ da tutte le leggi italiane, sostituendolo con persona, persona con disabilità, rispettando la dignità di tutti”.
Locatelli si è detta convinta che “serve uno sguardo nuovo da parte delle istituzioni, del mondo privato ma anche dei singoli cittadini, per superare la discriminazione e il mero welfare, per valorizzare le persone, per cogliere i talenti e le competenze di ognuno, per valutare le potenzialità e non i limiti!”. Sarà questo “il filo conduttore del primo G7 della storia che si riunirà a livello politico in Italia per parlare di inclusione e disabilità. A partire dal 14 ottobre, ad Assisi, lanceremo un messaggio di pace, condivisione, concretezza e partecipazione, e la piazza sarà aperta a tutti. Sono convinta che solo insieme, tutti noi, con le nostre azioni e le nostre proposte, con il mondo del terzo settore e delle associazioni, saremo in grado di essere forti e ancora più forti per forzare il cambiamento”. E ancora: “Sono convinta che i nostri Paesi devono avere una sola voce: per un’accessibilità universale, per il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica nei nostri Paesi e per la promozione di un ‘Progetto di Vita’ personalizzato e partecipativo per ogni persona con disabilità”.
Fonte: AgenSIR
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