Il narcotrafficante e latitante Rocco Morabito – uno dei principali capi della ‘Ndrangheta – sarà estradato in Italia direttamente dal Brasile: lo hanno detto ieri sera le autorità dell’Uruguay, dove il boss di ‘ndrangheta era evaso due anni fa.
In conferenza stampa, il procuratore Jorge Diaz ha spiegato che il piano uruguaiano era originariamente di far espellere Morabito dalle autorità brasiliane in Uruguay, da dove sarebbe stato poi estradato in Italia, dal momento che il processo di estradizione era già davanti alla Corte suprema e sarebbe stato rapido.
L’Uruguay non chiederà l’estradizione
“Ma nel momento in cui arriva un nuovo mandato di cattura internazionale dall’Italia, approvato dalla Corte suprema federale del Brasile, la polizia federale brasiliana non può più ordinare l’espulsione e l’estradizione deve essere eseguita”, ha spiegato Diaz. Pertanto, “l’Uruguay non chiederà l’estradizione per non ostacolare il processo di estradizione in Italia, dove ha commesso i crimini più gravi“, ha detto.
Morabito era evaso dal carcere di Montevideo nel 2019. Dopo l’evasione in Uruguay, sul suo capo pendeva un mandato di cattura emesso dal Supremo tribunale federale (Stf).
#25maggio, arrestato da Carabinieri e Scip Rocco Morabito, secondo latitante più pericoloso. Lamorgese: risultato straordinario di cooperazione internazionale di #polizia e progetto #ICAN nel contrasto a ‘ndrangheta e interessi illeciti transnazionali
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— Il Viminale (@Viminale) May 25, 2021
L’arresto di Morabito e Vincenzo Pasquino
Rocco Morabito è stato arrestato a João Pessoa, nel nordest del Brasile, lo scorso 25 maggio. Con lui, in un albergo della cittadina carioca, è stato arrestato anche il narcotrafficante Vincenzo Pasquino, 35 anni; era latitante almeno dal 2019.
Pasquino e Morabito, rispettivamente di Torino e di Reggio Calabria, erano inseriti tra i latitanti di massima pericolosità facenti parte del “programma speciale di ricerca” e nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal ministero dell’Interno.