Dodici persone ritenute legate alla cosca Piromalli sono state arrestate stamattina dai carabinieri nell’ambito di un’ operazione, denominata “Geolja” (l’antico nome di Gioia Tauro) coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
Operazine Geolja
Il blitz è scattato all’alba tra Gioia Tauro e Milano dove i militari del comando provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci.
Gli indagati – dieci in carcere e due ai domiciliari – sono accusati, a vario titolo ed in concorso tra loro, di associazione a delinquere di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e illecita concorrenza con minaccia o violenza con l’aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso.
La ‘ndrina Piromalli
I Piromalli sono una ‘ndrina (o cosca) calabrese di Gioia Tauro. Secondo la DIA sono la più grande e influente cosca dell’Europa occidentale, con più di 400 famiglie alleate e diverse migliaia di affiliati. Sono tra i fondatori della ‘Ndrangheta calabrese presenti sul territorio da più di cento anni.
Operano in Calabria, in particolare nella Piana di Gioia Tauro, ma hanno anche interessi in Sicilia, nella Toscana sud est, nel basso Lazio, in Puglia, in Basilicata, nell’area milanese e nell’area del Nord-Est italiana come affermato nella seconda relazionale semestrale del 2016 della DIA. Hanno anche proiezioni internazionali; tra cui negli Stati Uniti ed in Romania mentre in Sud America avrebbero contatti in Brasile, Venezuela e Perù.
Il precedente
Lo scorso 23 marzo i carabinieri del Ros avevano effettuato quattordici arresti sempre nelle fila della cosca Piromalli per le infiltrazioni della ‘Ndrangheta nell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Reggio Calabria.