Nella notte del ricordo di Diego Armando Maradona, la certezza si chiama Milan. I rossoneri non si fermano e continuano a vincere, mentre alle loro spalle le avversarie vanno sull’altalena e alla fine, ovunque, vince sempre il Milan. Due a zero alla Fiorentina che con Prandelli in panchina ha confezionato la seconda sconfitta consecutiva, mentre i rossoneri volano a +5 sulle immediate inseguitrici. Al secondo gradino ci sono Inter e Sassuolo, quindi sotto Roma, Juventus e Napoli. Perdono terreno Atalanta e Lazio.
Super Milan
A San Siro è super Milan. Nonostante l’assenza di Zlatan Ibrahimovic, i rossoneri piazzano la prima fuga del campionato. Dopo nove giornate i rossoneri allungano in classifica e confezionano nuovo record e non perdono in campionagto dall’8 marzo. Copn la Viola una persona risolta con personalità: a deciderla i gol di Romagnoli (grave disattenzione della difesa gigliata) e da un rigore di Kessiè che poco dopo ne ha sbagliato un secondo. Poco male perché il Milan vince e si diverte. Vola e sogna: a quota 23 vanta un più cinque su Inter e Sassuolo.
Napoli, omaggio a Diego
Proprio i nerazzurri, dopo il flop di Champions con il Real, sono ripartiti alla grande in campionato, andato a cogliere tre puti d’oro al Mapei contro il Sassuolo per effetto dei gol messi a segno da Sanchez, l’autorete di Chiriches e Gagliardini. Partita spartiacque per Conte la cui panchina, per molti, è sempre in bilico. Non per Suning che guarda lontano. E la vittoria di Reggio, regala nuovo entusiasmo ai nerazzurri chiamati adesso a far quadrare i conti anche in Champions. Decisiva per la qualificazione, la sfida al Monchengladbach di martedì prossino. Dunque, Milan a 23, Inter e Sassuolo 18. Alle loro spalle, il Napoli aggancia al quarto posto Roma e Juventus. Lo fa battendo e onorando il ricordo di Diego Armando Maradona, con una prova sontuosa. Finisce 4-0, con la gli Azzurri padroni assoluti del campo. Per i giallorossi, l’attenuante minima, è quella di aver perso troppo presto Mancini e Veretout, ma obiettivamente stasera il Napoli si è dimostrato di un altro pianeta. La firma del poker azzurro, la mettono Insigne, Fabian Ruiz, Mertens e Politano. Tanto Napoli e poca Roma, con gli azzurri che agganciano giallorossi e Juventus a quota 17 a meno sei dalla capolista Milan.
Juve indietro
Bianconeri invece impalpabili anche a Benevento dove non è bastato il gol del solito Morata per ridurre ai minimi termini la formazione di Pippo Inzaghi. Innegabile che senza Ronaldo, è una Juve con meno alternative là davanti. E ora il distacco dalla vetta è di sei lunghezze. Chi continua a perdere terreno è l’Atalanta, splendida in Champions dopo il successo di Anfield contro il Liverpool. Proprio le fatiche inglesi si sono fatte sentire nel match interno contro il Verona che con Veloso e Zaccagni ha fatto la voce grossa a Bergamo e sbancato il Gewiss Stadium. Verona che si prende il sesto posto, scavalcando non solo l’Atalanta, ma anche la Lazio clamorosamente battuta in casa dall’Udinese, passata per 3-1 all’Olimpico per effetto dei gol di Arslan, Pussetto e Forestieri. Inutile il rigore del 3-1 firmato da Immobile.
Gli altri match
Giornata avara di soddisfazioni anche per il Cagliari che alla Sardegna Arena non è andato oltre il pari (2-2) contro lo Spezia. Gyasi illude i liguri, Joao Pedro e Pavoletti la ribaltano. In pieno recupero arriva il pari (meritato) dei liguri con N’Zola. Okay invece il Bologna, cui è bastato un gol di Soriano per ridurre ai minimi termini il Crotone. E domani la giornata si chiude con Torino-Sampdoria e Genoa-Parma.