L’ex presidente del Consiglio e segretario della Dc, Ciriaco De Mita, è morto questa mattina alle 7 nella casa di cura Villa dei Pini (e non nella sua abitazione di Nusco, come inizialmente pubblicato) ad Avellino, città di cui era sindaco. Aveva 96 anni.
Lo ha reso noto il vice sindaco, Walter Vigilante. De Mita era stato sottoposto a febbraio scorso a un intervento chirurgico per la frattura di un femore a seguito di una caduta in casa e in questi giorni stava seguendo un percorso di riabilitazione.
Il cordoglio di Mattarella
“La notizia della scomparsa di Ciriaco De Mita è motivo di grande tristezza – scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione -. De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica. Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro”.
“Il suo impegno politico ha sempre avuto al centro l’idea della democrazia possibile. Quella da costruire e vivere nel progressivo farsi della storia delle nostre comunità, della vita concreta delle persone, delle loro speranze e dei loro interessi. Nasceva da questa visione della democrazia come processo inesauribile l’attenzione per il rinnovamento e l’adeguamento delle nostre istituzioni, che non a caso fu bersaglio della strategia brigatista che, uccidendo Roberto Ruffilli, suo stretto consigliere, alla vigilia dell’insediamento del suo governo, intese colpire proprio il disegno riformatore di De Mita”.
“Dobbiamo ricordarne l’impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore. Così come la vivacità intellettuale, la curiosità per le cose nuove, la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica. L’attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete, anche favorendo, da segretario del suo partito, un profondo ricambio di classe dirigente. Non meno importante fu, soprattutto nella sua azione di governo, la sua visione internazionale e, in modo particolare, l’attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta. Ai suoi familiari – conclude Mattarella – rivolgo, con intensità, il sentimento di cordoglio mio personale e della Repubblica”.
Il cordoglio di Draghi
“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Luigi Ciriaco De Mita. Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte Ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all’ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come Sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo”. Così una nota da Palazzo Chigi.
Franceschini: “De Mita un Grande della Repubblica”
“Ci ha lasciato un Grande della Repubblica. Una intelligenza unica, un leader carismatico, un maestro di politica per intere generazioni, giovane fino all’ultimo giorno. Oggi un enorme dolore per tutti noi che gli abbiamo voluto bene”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta la notizia della morte di Ciriaco De Mita.