Il feretro del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è arrivato in Campidoglio, dove alle 10.30, si aprirà al pubblico la camera ardente nella sala della Protomoteca. Venerdì 14 i funerali di Stato. Le esequie si terranno nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, in Piazza della Repubblica.
La malattia
David Sassoli si è spento alle 1.15 dell’11 gennaio nel Centro di riferimento oncologico di Aviano dove era ricoverato dallo scorso 26 dicembre. Anni fa, era stato colpito da un mieloma, un tumore del sangue ed era stato sottoposto a un trapianto di midollo. Dopo una ricaduta nei giorni di Natale, seguita alla polmonite di legionella di cui aveva sofferto nel novembre 2021, Sassoli era stato ricoverato ad Aviano. L’istituto, nel massimo riserbo e rispetto di Sassoli e della famiglia, ha spiegato con una breve dichiarazione la morte del presidente del Parlamento Ue: “Una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario“.
David Sassoli
Avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 30 maggio ed era nato a Firenze. Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del Tg1 dal 2006 al 2009. Eletto parlamentare europeo per il Partito Democratico nella VII legislatura, è stato capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Ricandidatosi al voto del 26 maggio 2019 nella circoscrizione dell’Italia centrale, viene nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto presidente del Parlamento europeo. Il 15 dicembre scorso, a un mese dalla scadenza del mandato, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla presidenza del Parlamento europeo per “non dividere la maggioranza europeista”.