La guerra in Ucraina entra nel suo sessantacinquesimo giorno. Preoccupa l’Occidente l’attacco russo di ieri su Kiev: cinque missili lanciati proprio durante la visita del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e che hanno danneggiato un edificio residenziale di 25 piani ferendo almeno 10 persone. Esplosioni hanno colpito il quartiere di Podil, nel centro cittadino, come uno schiaffo agli sforzi diplomatici per la pace a due giorni dal faccia a faccia tra il numero uno delle Nazioni Unite e Vladimir Putin al Cremlino.
Guterres: “Scioccato per il raid”
“La missione ha fallito”, ha sottolineato Guterres dicendosi “scioccato per il raid perché Kiev è una città sacra sia per gli ucraini che per i russi”. Gli Usa avvertono: “I soldati russi lasciano Mariupol”. La Camera americana intanto ha approvato una misura che consentirà a Biden di ricorrere a una legge della Seconda guerra mondiale per fornire più rapidamente armi all’Ucraina. L’Ungheria: “Pagheremo il gas russo in rubli”.
Zelensky: “Raid russo su Kiev per umiliare l’Onu”
I raid russi su Kiev erano mirati ad “umiliare l’Onu”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando l’attacco con missili che ha colpito il centro della capitale, proprio durante la visita del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Borrell: “Scioccato, da Mosca sfacciato disprezzo”
“Scioccato e sconvolto per l’attacco missilistico russo su Kiev e altre città ucraine. La Russia dimostra ancora il suo sfacciato disprezzo per il diritto internazionale bombardando una città mentre il segretario generale delle Nazioni Uniti Antonio Guterres è presente, nello stesso momento del primo ministro bulgaro Kiril Petkov”. Lo ha scritto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell in un tweet di stanotte.
Di Maio: “Nuova escalation che crea grande preoccupazione”
Di Maio su Twitter afferma che “una nuova escalation che crea grande preoccupazione. Questa guerra va fermata subito. Pieno sostegno al popolo ucraino, ferma condanna della guerra di Putin”.