Ministro Difesa di Kiev: “A Mariupol si stimano 20.000 morti”

Il teatro di Mariupol dopo il bombardamento (Fonte: Twitter)

Il conflitto russo-ucraino entra nel suo ventiduesimo giorno, con Mosca che continua a bombardare le città ucraine tra cui Merefa, Mariupol e Chernihiv. La situazione peggiore a Mariupol, dove ieri è stato bombardato un teatro rifugio per donne e bambini. Nuovi bombardamenti stamane anche su Kiev, dove i missili hanno colpito diverse case private, mentre secondo il governo centrale la città di Volnovakha non esiste più.

Ministro Difesa Kiev: “A Mariupol si stimano 20.000 morti”

“Mariupol prima era una città di 400mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1.200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del Parlamento europeo.

Reznikov: “Distrutte 400 scuole e 110 ospedali”

“In tre settimane sono state distrutte 400 scuole, 110 ospedali e più di mille edifici residenziali. Anche le operazioni di soccorso vengono impedite, intere famiglie vengono rapite e uccise, uccidono i preti e i sindaci che non collaborano gli occupanti russi”, ha aggiunto il ministro della Difesa Reznikov

“La città di Volnovakha non esiste più”

La città di “Volnovakha esiste ormai solo sulla cartina, perché in realtà Volnovakha non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio”, ha concluso Reznikov parlando della città dell’est, nell’Oblast di Donetsk.

Vicesindaco Mariupol: “Morti in fosse comuni”

A Mariupol i russi non consentono alla gente del posto di entrare nei cimiteri e le persone devono essere seppellite in un parco nel centro della città. Lo ha affermato il vicesindaco Sergei Orlov in un’intervista a Forbes Ucraina, riportata dall’agenzia ucraina Unian. “Li seppelliamo per lo più in fosse comuni. Li seppelliamo nel City Garden (Children’s Central Park of Culture and Recreation), in centro. Alcuni sono sepolti nei loro cortili”, ha detto Orlov. Secondo lui, al 13 marzo c’erano 2.358 morti in città. Tuttavia, questi sono solo quelli che sono identificati.

Serhiy Taruta: “Teatro Mariupol ha resistito, gente sta uscendo viva”

Il deputato ucraino Serhiy Taruta afferma che il rifugio antiaereo del teatro drammatico di Mariupol ha resistito all’attacco aereo, le persone sono sopravvissute. Lo dice in un post sulla sua pagina Facebook.

“Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!”, si legge nel post.

Ucraina: “I 20 civili di Donetsk uccisi da missile russo”

“Il missile che ha ucciso 20 persone a Donetsk il 14 marzo scorso proveniva da Sud-Est, il che indica che proveniva dalla Russia”. Lo afferma Ruslan Leviev, il fondatore dell’outlet investigativo Conflict Intelligence Team, citato da The Kyiev Independent. La Russia aveva affermato che il missile era ucraino, mentre Leviev dice che si tratta di “un’operazione false-flag per accusare l’Ucraina di crimini di guerra”.

Missili russi distruggono sito stoccaggio munizioni

Un attacco missilistico russo ha distrutto stanotte un sito di stoccaggio di munizioni nella regione ucraina di Rivne nell’Ucraina occidentale. Lo riporta la Tass riferendo quanto detto dal portavoce del ministero della Difesa russo, il maggior generale Igor Konashenko. “Un sito di stoccaggio di munizioni nella città di Sarny, nella regione di Rivne, è stato preso di mira da missili ad alta precisione la sera del 16 marzo”, ha osservato. Secondo Konashenkov, l’attacco ha distrutto il sito di stoccaggio contenente munizioni e missili.

Mosca: “Faremo di tutto per sicurezza Chernobyl”

La Russia continuerà a fare ogni sforzo per assicurare la sicurezza della Centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha detto oggi la portavoce del ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Siamo determinati a continuare a fare ogni sforzo per assicurare la sicurezza dell’impianto”, ha spiegato, riportata da Ansa.

Milena Castigli: