Otto tecnici nei ruoli chiave; sette ministri del governo Conte Bis confermati nel governo Draghi che registra 16 new entry. Otto donne formano la compagine rosa del nuovo esecutivo. Ma chi sono i ministri che giureranno oggi alle 12?
- Daniele Franco, neo ministro dell’Economia: attuale direttore generale di Bankitalia, è stato Ragioniere Generale dello Stato. Dopo la laurea, master in economia in Gran Bretagna, poi una carriera, scandita da incarichi accademici, fra Bankitalia, dagli esordi dopo la laurea al rientro con Draghi Governatore, la Commissione europea dove è advisor della DG Affari economici, la collaborazione con la Bce. Fino alla nomina a Ragioniere generale dello Stato, nel 2013, e nel 2019 l’arrivo ai vertici di Bankitalia e, dal 2020, la nomina a numero due del Governatore e la presidenza dell’Ivass.
- Giancarlo Giorgetti: arriva al Ministero dello Sviluppo Economico al posto di Stefano Patuanelli; si è diplomato perito aziendale e laureato alla Bocconi, diventando commercialista e revisore contabile. Entra in Parlamento nel 1996. Giorgetti è stato segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012, nonché capogruppo per la Lega Nord alla Camera nella XVII legislatura dal 2013 al 2014 e nella XVIII.
- Roberto Speranza è stato riconfermato come titolare del Ministero della Salute. In questo caso il premier Draghi ha scelto la via della continuità nella lotta alla pandemia.
- Roberto Cingolani sarà alla guide del superministero dell’Ambiente e della Transizione ecologica. Nel 2005 diventa il primo direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, nel 2019 diventa il capo dell’Innovazione in Leonardo (chief Technology and Innovation Officer), il gruppo aerospaziale a controllo pubblico.
- Luigi Di Maio al Ministero degli Esteri: Con la conferma anche nel governo Draghi, il 34enne Luigi Di Maio sarà l’unico politico ad aver fatto parte degli ultimi tre esecutivi.
- Marta Cartabia è chiamata a guidare la Giustizia. A fine 2019 ha rotto “il tetto di cristallo”, come opportunamente ha sottolineato lei stessa al momento dell’insediamento, diventando la prima donna presidente della Corte Costituzionale. E’ arrivata alla Corte Costituzionale nel 2011, a solo 48 anni, chiamata da Giorgio Napolitano, è la terza donna a farne parte e la prima a diventare presidente.
- Renato Brunetta al Ministero della Pubblica amministrazione; fedelissimo di Berlusconi farà parte del nuovo governo Draghi. Classe 1950, professore di economia del lavoro all’Università di Roma Tor Vergata oltre che deputato e alla Camera per Forza Italia, è già stato ministro della Pubblica amministrazione nell’ultimo governo Berlusconi, dal maggio 2008 a novembre 2011.
- Andrea Orlando al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 è stato alla guida dell’Ambiente, tutela del territorio e del mare del governo Letta, e dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016 è stato ministro della Giustizia del governo Renzi, riconfermato nel governo Gentiloni, fino al 31 maggio 2018.
- Luciana Lamorgese al Ministero degli Interni. Mario Draghi l’ha riconfermata alla guida del Viminale; ex prefetta e consigliere di Stato richiamata nello scorso Esecutivo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tra i vari ruoli ricoperti è stata prefetta di Venezia, capo di Gabinetto del ministro dell’Interno e prefetto di Milano come ultimo incarico prima di concludere il servizio nel 2018.
- Erika Stefani al Ministero per le politiche per la disabilità. Stefani è entrata in politica alle amministrative del 1999 come consigliera del Comune di Trissino e dopo una lunga carriera è approdata in Parlamento nel 2013. A giugno del 2018 è stata nominata ministra del primo governo ‘gialloverde’ guidato da Giuseppe Conte.
- Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. Bocconiano con un master a Harvard, nel 2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Ha guidato il gruppo telecomunicazioni Vodafone dal 2008 al 2018.
- Patrizio Bianchi, neo ministro dell’Istruzione. E’ stato assessore a scuola, università e lavoro della Regione Emilia-Romagna e di recente ha guidato la task force di esperti, voluta dalla ministra dell’Istruzione uscente Lucia Azzolina, per pianificare tempi e modi della ripartenza delle scuole durante la pandemia da coronavirus. È professore ordinario di economia applicata all’Università di Ferrara e titolare della cattedra Unesco ‘Educazione, crescita e uguaglianza’.
- Dario Franceschini a Ministero della Cultura. Ha il record dei giorni in carica: 1707. Avvocato di formazione, politico di professione, ma anche appassionato romanziere.
- Federico D’Incà al Ministero per i Rapporti con il Parlamento. Per lui è il secondo mandato in questo ruolo. Eletto con il M5s già nel 2013, è stato prima capogruppo del Movimento e successivamente, presidente del gruppo parlamentare. Nel 2016 ha ricoperto il ruolo di vice presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Rieletto nel 2018, D’Incà è stato anche questore della Camera.
- Massimo Garavaglia al Ministero del Turismo. Garavaglia è un leghista della prima ora vicino all’ala moderata di Giorgetti, in Parlamento dal 2006 con il record di senatore più giovane della Repubblica nel 2008 (aveva 40 anni), a lungo capogruppo della Lega nord in commissione bilancio.
- Elena Bonetti al Ministero per le Pari Opportunità, esponente di Italia Viva rinconfermata alle Pari Opportunità, con le sue dimissioni, insieme alla collega di partito Bellanova, ha di fatto posto fine al Governo Conte. Professore associato di Analisi, un passato nell’Agesci.
- Mara Carfagna ministro al Sud e Coesione esponente ormai storica di Forza Italia, torna al governo dopo 10 anni: era stata ministro delle Pari opportunità nel quarto governo Berlusconi dal 2008 al 2011. Dal 2018 è vicepresidente della Camera, nella quale è deputata ininterrottamente dal 2006, tra Forza Italia e Popolo delle Libertà.
- Lorenzo Guerini al Ministero della Difesa, ruolo che aveva svolto durante il Conte Bis. Ex presidente del Copasir, il Comitato parlamentare sui Servizi, Guerini – nato a Lodi nel 1966 – è laureato in Scienze Politiche. Assicuratore di professione, ha militato tra gli anni ’80 e ’90 nella Democrazia Cristiana ed è stato presidente della sua Provincia nel 1995. Dopo due mandati fu eletto sindaco di Lodi in quota Margherita e nel 2012 è stato eletto come deputato con il Pd.
- Maria Stella Gelmini al Ministero per le Autonomie torna al governo 10 anni dopo l’ultima esperienza, quella da ministro dell’Istruzione; a capogruppo di Forza Italia alla Camera si è laureata in giurisprudenza specializzandosi in diritto amministrativo.
- Fabiana Dadone al Ministero per le politiche giovanili. Durante il 2020 ha guidato il Ministero per la Pubblica Amministrazione. Ha fatto esperienza politica in commissione Affari Costituzionali della Camera, dove è stata anche capogruppo M5s. Il suo ingresso in Parlamento risale alle elezioni del 2013.
- Stefano Patuanelli al Ministero per le politiche agricole, fedelissimo di Di Maio, passa dal ministero dello Sviluppo Economico e arriva a quello delle politiche agricole.
- Enrico Giovannini al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una lunga carriera internazionale ai vertici dell’Ocse, la presidenza dell’Istat, il ministero del Lavoro.
- Cristina Messa al Ministero Università e Ricerca. Prima dell’incarico di rettore dell’Università di Milano Bicocca è stata vicepresidente del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) ed è delegata del ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca nel programma Horizon 2020 ed è membro del Comitato Coordinatore di Human Technopole (2016-in corso). si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1986 e successivamente si è specializzata in Medicina Nucleare presso l’Università di Milano. Dopo aver studiato per un periodo all’estero, negli Stati Uniti e poi in Gran Bretagna, ed è al rientro in Italia, dopo essere stata ricercatrice all’Istituto San Raffaele di Milano, nel 2001 è diventata professore associato nell’Università di Milano Bicocca e ordinario nel 2013.