Sono stati identificati gli autori delle minacce contro il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, e contro il Questore di Macerata, il dott. Antonio Pignataro. Minacce che aveva creato sdegno e incredulità nell’opinione pubblica in quanto la sindaca di Fratelli d’Italia era stata raffigurata, mentre era in stato interessante, a testa in giù con la frase “Credere, obbedire, penzolare”.
Il questore di Macerata, fin dal suo arrivo nella città, è stato vittima di minacce per la sua intensa attività contro ogni forma di illegalità che ha portato alla chiusura dei negozi cannabis shop e al contrasto alla criminalità organizzata dedita al traffico e allo spaccio di stupefacenti. Anche recentemente, gli uomini del Questore Pignataro hanno portata a termine un’importante operazione contro lo spaccio di droga: grazie a una certosina e complessa indagine, si è arrivati al sequestro di oltre 100 chilogrammi di marijuana, impedendo così che fosse venduta agli studenti delle scuole.
Le minacce al sindaco Tartabini
Le ignobili minacce contro il sindaco di Potenza Picena, sono apparse in vari punti della città, alla vigilia dell’Anniversario della Liberazione.
Immediata la reazione della Questura di Macerata che, grazie al dispositivo di sicurezza disposto dal Questore Antonio Pignataro in occasione della festività del 25 aprile, ha consentito un intervento immediato a Potenza Picena da parte degli uomini della DIGOS diretta dal Vice Questore D.ssa Maria Nicoletta Pascucci, i quali hanno potuto da subito raccogliere preziosissimi elementi probatori che si sono rivelati decisivi per le indagini e per la successiva individuazione dei responsabili del gesto.
Mesi di indagini condotte dalla DIGOS, che non hanno avuto sosta neanche nei difficilissimi mesi di lockdown, hanno permesso di raccogliere consistenti indizi e prove che hanno portato all’individuazione degli autori del vile gesto commesso in danno del sindaco di Potenza Picena, sia delle scritte fatte contro il Questore.