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Milan da urlo: 3-2 all’Inter

foto Daniele Buffa/Image Sport

Il cielo sopra Riyadh si colora di rossonero in una serata decisamente freddina, meno per il Milan che scalda il cuore dei suoi tifosi, batte l’Inter nel derby d’Arabia in  rimonta e conquista la Supercoppa Italiana. Finisce 3-2 per i rossoneri, che sotto di due gol ci hanno creduto e l’hanno ribaltata, con  merito. Delusione, tanta, per l’Inter.

Ultimo atto

Eccola Inter-Milan, il derby d’Arabia. Nerazzurri vittoriosi 2-0 sull’Atalanta, Milan 2-1 sulla Juventus. Inzaghi deve rinunciare a Thuram che però si accomoda in panchina, e prima linea affidata a Lautaro Martinez e Taremi. Nel 3-5-2, sugli esterni di centrocampo spazio per Dumfries e Dimarco, in mezzo Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Dietro, davanti a Sommer, agiscono Bisseck, De Vrij e Bastoni. Conceiçao punta sul suo 4-2-3-1 piuttosto mobile che ne prevede 5 dietro in fase di non possesso, con un centrocampo più folto. Tra i pali Maignan, quindi Emerson Royal, Tomori, Thiaw e Theo Hernandez nei quattro dietro. Gli intermedi davanti alla difesa sono Musah e Fofana. Terminale offensivo Morata, con alle spalle Jimenez, Reijnders e Pulisic. Direzione di gara affidata a Sozza.

Guizzo Lautaro

Un primo tempo bloccato, con l’infortunio muscolare di Calhanoglu, qualche squillo, da una parte e dall’altra, ma grande equilibrio in campo fino al gol all’ultimo secondo del minuto di recupero concesso da Sozza. Intraprendente il Milan che esce sempre bene dal primo pressing nerazzurro grazie a Pulisic e Jimenez, ma impreciso al momento della conclusione. Velleitarie le prime conclusioni nerazzurre con Lautaro e Taremi. Fuori Calhanoglu dentro Asllani  e non è la stessa cosa. Il match non decolla, Sozza indica un solo minuto di recupero, che però basta all’Inter per mettere il muso avanti. A firmare il vantaggio, è il giocatore più acceso, poco convincente fino a quel momento. Poi, fa la cosa giusta quando al limite si libera di Thiaw e Theo Hernandez rientrando siul mancino e Maignan può fare nulla sulla conclusione dell’argentino.

Raddoppia Taremi, la riapre Theo, la riprende Pulisic

L’Inter vola a inizio ripresa con Taremi che va via sul filo dell’off side, arriva davanti a Maignan e lo uccella con una conclusione che si infila sul primo palo. Conceiçao toglie Jimenez ed inserisce Leao e il Milan torna in partita con una punizione dal limite sul palo dove è appostato Sommer che vede partire tardi la traiettoria, ed è 2-1 Inter. Partita che si accende e diventa bellissima, c’è più intensità in mezzo al campo. Il Milan ci crede e spinge. Pulisic spreca da due passi, poi Reijnders corregge il centro ravvicinato di Leao e colpisce a botta sicura, ma il grido resta in gola perché sulla traiettoria c’è Bastoni che salva il 2-2. Poi è Sommer a salvare sull’incornata di Morata. Carlos Augusto colpisce sul primo palo ma  non ha fortuna con mezzo pallone dentro, ma non è gol. L’Inter è troppo molle, il Milan ha birra, sfonda e arriva il pari con una giocata sull’asse Leao-Theo e palla in  mezzo per Pulisic che controlla, si gira e infila Sommer sul secondo palo: 2-2, tutto da rifare. Maignan salva su Dumfries, cinque di recupero e al terzo il gol del subentrato Abraham che si fa trovare pronto all’appuntamento sul centro di Leao e chiude i giochi. La vince il Milan, in rimonta, ma con pieno merito.

Massimo Ciccognani: