Il cielo sopra Riyadh si colora di rossonero in una serata decisamente freddina, meno per il Milan che scalda il cuore dei suoi tifosi, batte l’Inter nel derby d’Arabia in rimonta e conquista la Supercoppa Italiana. Finisce 3-2 per i rossoneri, che sotto di due gol ci hanno creduto e l’hanno ribaltata, con merito. Delusione, tanta, per l’Inter.
Ultimo atto
Eccola Inter-Milan, il derby d’Arabia. Nerazzurri vittoriosi 2-0 sull’Atalanta, Milan 2-1 sulla Juventus. Inzaghi deve rinunciare a Thuram che però si accomoda in panchina, e prima linea affidata a Lautaro Martinez e Taremi. Nel 3-5-2, sugli esterni di centrocampo spazio per Dumfries e Dimarco, in mezzo Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Dietro, davanti a Sommer, agiscono Bisseck, De Vrij e Bastoni. Conceiçao punta sul suo 4-2-3-1 piuttosto mobile che ne prevede 5 dietro in fase di non possesso, con un centrocampo più folto. Tra i pali Maignan, quindi Emerson Royal, Tomori, Thiaw e Theo Hernandez nei quattro dietro. Gli intermedi davanti alla difesa sono Musah e Fofana. Terminale offensivo Morata, con alle spalle Jimenez, Reijnders e Pulisic. Direzione di gara affidata a Sozza.
Guizzo Lautaro
Un primo tempo bloccato, con l’infortunio muscolare di Calhanoglu, qualche squillo, da una parte e dall’altra, ma grande equilibrio in campo fino al gol all’ultimo secondo del minuto di recupero concesso da Sozza. Intraprendente il Milan che esce sempre bene dal primo pressing nerazzurro grazie a Pulisic e Jimenez, ma impreciso al momento della conclusione. Velleitarie le prime conclusioni nerazzurre con Lautaro e Taremi. Fuori Calhanoglu dentro Asllani e non è la stessa cosa. Il match non decolla, Sozza indica un solo minuto di recupero, che però basta all’Inter per mettere il muso avanti. A firmare il vantaggio, è il giocatore più acceso, poco convincente fino a quel momento. Poi, fa la cosa giusta quando al limite si libera di Thiaw e Theo Hernandez rientrando siul mancino e Maignan può fare nulla sulla conclusione dell’argentino.
Raddoppia Taremi, la riapre Theo, la riprende Pulisic
L’Inter vola a inizio ripresa con Taremi che va via sul filo dell’off side, arriva davanti a Maignan e lo uccella con una conclusione che si infila sul primo palo. Conceiçao toglie Jimenez ed inserisce Leao e il Milan torna in partita con una punizione dal limite sul palo dove è appostato Sommer che vede partire tardi la traiettoria, ed è 2-1 Inter. Partita che si accende e diventa bellissima, c’è più intensità in mezzo al campo. Il Milan ci crede e spinge. Pulisic spreca da due passi, poi Reijnders corregge il centro ravvicinato di Leao e colpisce a botta sicura, ma il grido resta in gola perché sulla traiettoria c’è Bastoni che salva il 2-2. Poi è Sommer a salvare sull’incornata di Morata. Carlos Augusto colpisce sul primo palo ma non ha fortuna con mezzo pallone dentro, ma non è gol. L’Inter è troppo molle, il Milan ha birra, sfonda e arriva il pari con una giocata sull’asse Leao-Theo e palla in mezzo per Pulisic che controlla, si gira e infila Sommer sul secondo palo: 2-2, tutto da rifare. Maignan salva su Dumfries, cinque di recupero e al terzo il gol del subentrato Abraham che si fa trovare pronto all’appuntamento sul centro di Leao e chiude i giochi. La vince il Milan, in rimonta, ma con pieno merito.