Al Milan basta Leao
Non brillantissimo, ma alla fine vincente. Il Milan batte a Siro il Verona con il minimo scarto e aggancia l’Inter al comando, con i nerazzurri in campo domani. Lo stop nel derby ancora pesa, lo si è visto in Champions ed anche quest’oggi, con il Milan poco lucido che ha sfruttato l’unica ingenuità dei veronesi per andare in gol. Match iniziato con mezz’ora di ritardo causa grandine e violento acquazzone su San Siro. Partita giocata su sottili fili di equilibrio, con il Verona ben disposto in campo e che ha concesso poco ai rossoneri, capitolando sull’unica incertezza difensiva di tutta la partita.
Erano passati appena otto minuti dal calcio d’inizio quando Folorunsho ha perso ingenuamente palla in mezzo, innescando il controgioco di Leao che ha monetizzato come meglio non avrebbe potuto. Dopo il vantaggio lampo, il Milan ha rallentato, abbassando il ritmo, lasciando spazio a qualche giocata degli scaligeri che ci hanno provato proprio con Folorunsho, bravo Sportiello a chiudere lo specchio. Troppo lento e compassato il Milan, poco lucido e senza concretezza. Alla fine decide il gol di Leao, una partita bloccata. Il massimo con il minimo sforzo e festa per Stefano Pioli che ha bagnato con un successo le 150 panchine rossonere.
Poker Sassuolo alla Juve
Succede di tutto al Mapei tra Sassuolo e Juventus. Finisce 4-2 per gli emiliani una partita pazzesca. Sblocca Laurienté su clamoroso errore del portiere bianconero, l’autorete di Viña rimette in piedi la Juve, ma Berardi riporta avanti i suoi. Nella ripresa raddoppiano le emozioni, perché la Juve insiste e trova il pari con Chiesa, ma non c’è tempo di festeggiare che Pinamonti mette la freccia ed è sorpassato dal Sassuolo.
Primo tempo dove non ci si è annoiati, giocato a buon ritmo da entrambe le squadre. Quarantacinque minuti “macchiati” da una colossale papera di Szczesny sul tiro di Laurientè, con il portiere polacco che si è fatto sfuggire il tiro telefonato del calciatore neroverde che ha regalato il vantaggio al Sassuolo. Errore anche nel pari bianconero, maturato grazie all’autorete di Viña, sfortunato perché nel tentativo di anticipare McKennie, ha infilato nella propria porta. Meglio la Juve, più attenta, più dinamica e messa meglio in campo, ma senza concretizzare. Dopo il pari, ancora i bianconeri a spingere, con Locatelli ad un passo dal gol dell’ex. Sale poi in cattedra Domenico Berardi che di prima intenzione calcia a giro e mette alle spalle del portiere bianconero: 2-1 Sassuolo.
Nella ripresa si accende la partita. Berardi sfiora il 3-1, poi è Vlahovic a mancare il 2-.2. Cresce il pressing bianconero e a dieci dalla fine arriva il pari con una giocata di Fagioli che pesca Chiesa che al volo fa secco Cragno: 2-2. Finale all’arma bianca, con entrambe che vogliono vincere. E succede l’ennesimo colpo di scena. Attacca il Sassuolo, Laurientè calca da fuori, Szcezesny non trattiene, respinge male mettendo il pallone nella disponibilità di Pinamonti che di testa insacca: 3-2 Sassuolo a otto dalla fine. Ci prova Kean, chiude Cragno. Sei di recupero, nella Juve dentro anche Milik con Allegri che gioca il tutto per tutto, ma è il Sassuolo a sfiorare il poker con Defrel che centra la traversa. Poker che gli emiliani trovano con la grottesca autorete di Gatti a chiudere il sabato degli orrori bianconero.
Domani l’Inter può tornare solo in vetta
Una domenica di spessore in serie A. All’ora di pranzo c’è l’Inter, che dopo l’aggancio del Milan, può nuovamente scrollarsi di dosso i cugini. Nerazzurri di scena al Castellani contro l’Empoli. Obiettivo tre punti per Inzaghi, ma anche per i toscani che hanno cambiato la guida tecnica (Andreazzoli al posto di Zanetti) che inseguono i primi punti del loro campionato.
Poi via via in campo tutte le altre, con l’Atalanta che ospita il Cagliari e la Fiorentina di scena a Udine, per chiudere con Torino-Roma alle 20.45.