L’ennesimo femminicidio, sono diciannove dall’inizio del 2020. Questa volta la tragedia si inserisce in un quadro già di per sè difficile, quello dell’emergenza causata dal diffondersi del Coronavirus. La vittima è Lorena Quarantana, una ragazza di 27 anni che abitava con il compagno a Furci Siculo in provincia di Messina.
L’intervento dei Carabinieri
La prima ricostruzione degli investigatori dice che l’uomo avrebbe soffocato la compagna al termine di una violenta lite. La piccola comunità di Furci Siculo è sotto choc. Dopo l’intervento dei Carabinieri e dei soccorsi che hanno provveduto a curare le ferite dell’uomo, il quale in un primo frangente aveva tentato il suicidio, l’assassino si è chiuso in un lungo silenzio, poi invece ha detto di voler essere interrogato. Ha confessato il delitto, ma non spiega cosa è accaduto. Dopo una serie di frasi confuse pronunciate alle forze dell’ordine, i magistrati hanno interrotto l’interrogatorio. Ora, De Pace è in stato di fermo, disposto dalla procura di Messina diretta da Maurizio de Lucia.
La tragedia
“E’ un dramma nel dramma – dice il sindaco Matteo Francilia – Stamattina ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia. Siamo sconvolti, da sempre siamo in prima linea nel contrasto alla violenza di genere, abbiamo anche istituito un centro di ascolto. Chi si macchia di simili gesti deve marcire in galera”. Per il rettore dell’università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, è una tragedia che si lega alla “condizione emergenziale che stiamo vivendo, nella quale esperti di settore avevano sottolineato il rischio che la convivenza forzata potesse acuire i conflitti familiari”.
Lorena e il compagno
La vittima è Lorena Quaranta, 27 anni, originaria di Favara (Agrigento), studentessa di Medicina all’Università di Messina. L’assassino sarebbe Antonio De Pace, di un anno più grande, originario di Vibo Valentia, infermiere e studente di Odontoiatria, il quale ha tentato di suicidarsi, tagliandosi le vene, appena commesso il delitto ma è stato salvato dai carabinieri. Era una studentessa appassionata, Lorena. Il suo ultimo post, tre giorni fa. “Inaccettabile” aveva scritto, postando un articolo che raccontava dei medici uccisi dal Coronavirus. Lei aveva lanciato il suo appello: “Ora più che mai bisogna dimostrare responsabilità e amore per la vita. Abbiate rispetto di voi stessi, delle vostre famiglie e del vostro Paese. E ricordatevi di coloro che sono quotidianamente in corsia per curare i nostri malati. Rimaniamo uniti, ognuno nella propria casa. Evitiamo che il prossimo malato possa essere un nostro caro o noi stessi”. Sperava di diventare un medico in prima linea: nella copertina del suo profilo social aveva messo una sua foto con mascherina e cuffia, in corsia. Con una frase di commento: “Il mio posto”.