Il Senato messicano ha approvato, con 86 voti favorevoli e 41 contrari, il decreto della riforma della magistratura per eleggere i giudici con il voto diretto dei cittadini. La seduta si è svolta nel vecchio edificio della Camera alta, situato nel centro storico di Città del Messico, dopo che un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nella sede legislativa di Paseo de la Reforma bloccando i lavori.
Messico: il Senato approva la riforma giudiziaria
Il Senato del Messico ha approvato, con una maggioranza qualificata di 86 voti favorevoli di Morena e affini e 41 contrari dei partiti di opposizione, il decreto che modifica 20 articoli della Costituzione riguardanti la riforma della magistratura per eleggere i giudici con il voto diretto dei cittadini. E’ ancora in corso il dibattito sulle 60 riserve presentate dal Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), il Partito d’azione nazionale (Pan) e il Movimento cittadino (Mc). Una volta ottenuta l’approvazione definitiva, il decreto sarà inviato alle 32 legislature statali del Paese. Per la promulgazione delle modifiche costituzionali sarà necessario il voto favorevole di almeno 17 di esse. Dopo una giornata di proteste in alcune strade della capitale e la confisca della tribuna da parte dei deputati del Pri, Pan e Mc, è stato decisivo il voto favorevole alla riforma espresso dal senatore dell’opposizione Miguel Ángel Yunes.
I manifestanti in Senato per riforma giustizia
Un gruppo di manifestanti composto da dipendenti del settore giudiziario e studenti universitari hanno fatto irruzione nel Senato messicano. A causa dell’irruzione, i lavori sulla riforma giudiziaria sono stati interrotti a per diverse ore e i senatori della coalizione di governo hanno abbandonato l’aula. Dopo l’invasione, il presidente del Senato della Repubblica, Gerardo Fernández Noroña, ha scritto sui suoi social network di aver dato istruzioni ai servizi parlamentari di riprendere la sessione parlamentare nella vecchia sede del Senato messicano, la Casona de Xicoténcatl. “Ci sarà una riforma del potere giudiziario”, ha assicurato Noroña. Cosa poi avvenuta dopo la ripresa dei lavori.
Fonte: Ansa