Il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin denuncia in un video la forte carenza di munizioni di cui soffre la sua milizia, e accusa i vertici militari russi della morte dei suoi mercenari sul campo di battaglia.
Il messaggio della Wagner a Mosca
Nel video sul canale Telegram del suo servizio stampa, riporta Ukrainska Pravda, Prigozhin dichiara di soffrire “una carenza di munizioni del 70%”, e si scaglia contro la leadership dell’esercito regolare russo accusando il capo di Stato Maggiore delle forze armate, Valery Gerasimov, e il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, della morte dei suoi uomini.
Nel video, il capo di Wagner, in piedi di fronte ai corpi di dozzine di quelli che sostiene essere i suoi combattenti uccisi nella guerra della Russia con l’Ucraina, lancia una sfida carica di imprecazioni alla leadership militare russa.
“Shoigu, Gerasimov, dove sono le munizioni?” dice Prigozhin, chiamando il ministro della Difesa russo e il capo delle forze armate russe. “Il sangue è ancora fresco”, accusa indicando i corpi dietro di lui. “Sono venuti qui come volontari e stanno morendo così potete star seduti come gatti grassi nei vostri uffici di lusso”.
Il 10 maggio, un giorno dopo l’anniversario della vittoria sul nazismo, la Wagner si ritirerà da Bakhmut, cedendo le sue posizioni all’esercito russo, ha annunciato Prigozhin.
Ma Kiev non ci crede e ritiene che le parole di Progozhin servano solamente ad autoassolversi dalla responsabilità del fallimento. Il portavoce dell’intelligence militare ucraina Chernyak indica come sul terreno non sia stato registrato nessun ritiro di truppe.
Le accuse del capo della Wagner
Prigozhin ha diffuso quest’ultima dichiarazione appunto poche ore dopo avere postato sui suoi canali Telegram un video in cui mostrava decine di cadaveri di combattenti della Wagner stesi a terra e si scagliava con insulti pesanti contro il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov.
Ora il fondatore della Wagner si rivolge ancora a Shoigu e Gerasimov affermando: “Annuncio ufficialmente che i miei ragazzi non sopporteranno perdite a Bakhmut senza munizioni. Pertanto, dal 10 maggio, lasciamo la città. Ci mancano ancora solo due chilometri, ma se non volete dare ai russi una vittoria con la conquista di Bakhmut, questi sono problemi vostri”.
“Le parole di Prigozhin non rivelano fame di granate ma l’intenzione di declinare la responsabilità per i fallimenti”, continua Kiev. “Queste dichiarazioni sono state fatte in considerazione del fatto che non può mantenere la promessa di catturare la città prima del 9 maggio”. E continua sottolineando come il gruppo Wagner abbia certamente problemi di approvvigionamento e di munizioni, ma che queste non saranno mai a sufficienza per loro: “Più gliene vengono date, più ne hanno bisogno e più ne vogliono ricevere”, ha osservato.
Fonte: Ansa