La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata al monumento nazionale della Foiba di Basovizza ed ha partecipato alla cerimonia solenne in occasione del Giorno del Ricordo.
Meloni alla Foiba di Basovizza per il Giorno del ricordo
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato alla cerimonia del Giorno del Ricordo recandosi al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, sul Carso triestino. Meloni ha fatto ingresso accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Presenti, tra gli altri, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Una corona d’alloro è stata deposta dalla presidente del Consiglio nei pressi della grande foiba, a Basovizza. Subito dopo è stato suonato il silenzio.
Meloni: “Qui a chiedere perdono. Sulle Foibe colpevole silenzio”
“Siamo qui a chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e per rendere omaggio a tutti gli istriani i giuliano-dalmati per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l’identità”. Lo ha detto Meloni al Monumento nazionale di Basovizza per il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe.
“La legge che l’ha istituito” ha sottolineato la premier che ha anche visitato il centro documentale e lasciato un messaggio sull’album degli ospiti (“sempre italiani”) è stata uno “spartiacque“: “Sono venuta molte volte e torno da adulta a celebrare finalmente quel giorno del ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio dell’indifferenza”.
La commemorazione
La commemorazione solenne al monumento nazionale sul Carso triestino è iniziata con la cerimonia dell’Alzabandiera, alla presenza di un picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria 2/o; sono quindi stati resi gli onori ai martiri delle foibe. Oltre alla corona della presidenza del Consiglio, sono stati deposti gli omaggi della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, con il governatore sel Fvg, Massimiliano Fedriga e il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza; del presidente del comitato per i Martiri delle foibe e della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini; dei rappresentanti delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Nell’area della cerimonia sono stati schierati i gonfaloni, tra gli altri, dei Comuni di Trieste e Muggia e della Regione Friuli Venezia Giulia. Sono inoltre state esposte bandiere e labari delle rappresentanze legate agli esuli. Presente anche il vessillo della X Mas.
Il Giorno del ricordo è stato istituito nel 2004, con legge dello Stato, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Meloni: “Onore a vittime orrori disumani e a esuli”
“10 febbraio, nel Giorno del ricordo il mio pensiero va ai martiri delle foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia”. Lo scrive su Facebook la premier Giorgia Meloni.
Fonte: Ansa