Rinnovare l’Europa. Anzi, ritrovarsi al prossimo anno con diverse cose già cambiate e alcuni tasselli sgravati da alcuni errori. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel punto stampa post-Consiglio Ue condivide pensieri e prospettive per il futuro a breve termine dell’Unione europea. E sul nome di Mario Draghi al vertice dell’Ue: “Competente ma decidono i cittadini”.
Meloni al Consiglio Ue
“Io sono contenta che, chiaramente Mario Draghi è una persona molto autorevole, si parli di un italiano per un ruolo del genere. Dopo di che io continuo a dire una cosa banale e cioè che tutto questo dibattito qui è filosofia”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del vertice Ue. “Ma non è così che funziona: cioè questa tendenza a tentare di decidere chi fa cosa prima che i cittadini votino è una tendenza sulla quale non mi troverete mai perché funziona che i cittadini votano, che decidono chi ha più peso e chi ha meno peso per fare le proprie proposte che stabiliscono quali sono le maggioranze possibili”, ha aggiunto. “E all’esito di questo ragionamento si comincia a parlare dei nomi. Per cui a me non interessa questo dibattito, non parteciperò a questo dibattito”, ha evidenziato.
Il debito comune
La proposta del debito comune “è sostenuta dal governo Italiano“, ha proseguito la premier, “Enrico Letta pone la questione che poi è stata ripresa anche nel dibattito successivo e nelle conclusioni del Consiglio circa la capacità di riaprire un dibattito per mobilitare capitali privati su queste sfide, per fare in modo che quei capitali possano rimanere nel mercato europeo invece di trovare, troppo spesso, condizioni migliori in altre realtà”.
Un’Europa diversa
“Questo era l’ultimo Consiglio europeo di questa legislatura quando ci rincontreremo saremo in uno scenario diverso. E quello che posso auspicare, nonostante il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi in questo anno e mezzo in cui abbiamo cercato di cambiare le priorità o il modo di vedere dell’Europa su alcune grandi materie, penso al tema proprio della migrazione ma non solamente, penso al tema della sostenibilità ambientale collegato alla sostenibilità economica e sociale”, ha poi dichiarato Meloni, “insomma, spero che quando ci incontreremo la prossima volta saremo di fronte a un’Europa diversa, di fronte a un’Europa più capace di rispondere a queste grandi sfide, alle grandi sfide di politica estera, alla difesa dei propri confini all’autonomia strategica, alle catene di approvvigionamento fondamentali e a un approccio meno ideologico e più pragmatico per i problemi dei cittadini”.
“Cambiare ciò che non è andato”
“Quello che mi interessa è che sia Enrico Letta, da quello che abbiamo visto oggi, sia Mario Draghi da quello dalle anticipazioni, dalle dichiarazioni che lui ha fatto di un altro rapporto che è quello sulla competitività, cioè due persone considerate – semplifichiamo – europeiste, in realtà ci dicono che l’Europa va cambiata e questo è un dibattito molto interessante ed è il dibattito che va fatto perché altrimenti chi farà qualcosa, se lo farà uno se lo farà un altro a me non interessa. Mi interessa sapere se vogliamo cambiare quello che non ha funzionato”, ha osservato Meloni, “oggi anche quelli che fino a ieri ci dicevano che andava bene, che andava tutto bene, oggi fanno i conti con il fatto che le priorità devono essere altre. Vorrei che questa campagna elettorale si svolgesse su queste materie”.
Fonte: Agi