“Il vero obiettivo della proposta di legge Zan sull’omofobia è quello di introdurre un reato di opinione. Reprimere idee e punti di vista diversi che non hanno argomenti per affrontare è un antico vizio di qualcuno e non vuol dire costruire la modernità. Si chiama regime e noi lo combattiamo“. e’ quanto ha detto la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, intervendo a Roma alla presentazione del libro “Omofobi per legge? Colpevoli di non aver commesso il fatto”, curato da Alfredo Mantovano.
Le dichiarazioni della Meloni
“Vengo definita omofoba decine di volte al giorno solo perché considero l’utero in affitto una pratica barbara. Questo non vuol dire che odi qualcuno – ha detto la Meloni – ma che voglio soltanto difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre. Per amore, e non per odio, conduco queste battaglie. Siamo davanti ad una proposta di legge profondamente sbagliata, che rischia di creare davvero delle discriminazioni e dei cortocircuiti incredibili”, ha concluso.
Omofobi per legge? Colpevoli di non aver commesso il fatto
Il libro a cura di Alfredo Mantovano e del Centro Studi Livatino, presentato oggi a Roma, ha come obiettivo quello di fornire gli elementi essenziali per affrontare la tematica dal punto di vista giuridico, al netto d qualsiasi riferimento di ordine religioso o confessionale. Interris.it, sull’argomento, ha intervistato il professor Massimo Gandolfini, leader del Family Day, che aveva dichiarato: “Si propone una legge per contrastare ed evitare le discriminazioni o gli atti di violenza e di offesa nei confronti delle persone con condotta omosessuale. Le cose in realtà non stanno così, perché i reati contro la persona sono tutti stigmatizzati e quindi la persona omosessuale fatta oggetto di violenza, discriminazione, offesa e diffamazione, è già tutelata come tutti gli altri cittadini italiani dal Codice Penale. Invece, viene messo in evidenza, e questo è lo scopo del libro, il gravissimo pericolo che sta correndo la libertà democratica in Italia, in particolare la libertà di pensiero e opinione, che è uno dei cardini fondamentali di ogni società. Questo libro mette il focus sul fatto che se dovesse passare questo disegno di legge così come è stato presentato, verrebbe introdotto in Italia il cosiddetto reato di opinione che è un evento tipico di tutte le dittature“.
Attenti a non violare la libertà di opinione
Il tema della nuova legge Zan sull’omofobia è stato affrontato, sulle colonne di Interris.it, dall’onorevole Gianluca Rospi, il quale ha affermato che la proposta di legge per la “modifica degli articoli 604 bis e 604 ter del Codice penale in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere arriva in un momento in cui, a differenza di alcuni anni fa, non vi è alcun vuoto normativo da colmare sul tema”. Ed ha aggiunto: “Comprendo bene la preoccupazione della Cei , perché il rischio che si corre con questo ddl è quello di arrivare a toccare in maniera pericolosa il diritto di opinione, anch’esso fondamentale e irrinunciabile in una democrazia”.