La campagna elettorale americana ha ormai un compagno di navigazione che continua a entrare nel dibattito politico, interessando i candidati alla Casa Bianca quasi più ora che nella fase più critica dell’emergenza sanitaria. Il medico del presidente degli Stati Uniti, Sean Conley, ha fatto sapere che Donald Trump “non è più considerato a rischio di trasmissione” del coronavirus. Infatti, secondo Conley, “a 10 giorni dall’inizio dei sintomi, senza febbre da più di 24 ore e con tutti i sintomi migliorati, i test rivelano che non ci sono più prove di un’attiva riproduzione del virus. Inoltre i test condotti hanno dimostrato un calo della carica virale”. Una buona notizia se non fosse che, ufficialmente, nessun tampone abbia testato l’effettiva negatività al Covid-19 del presidente americano.
Trump indietro
Il confronto con il rivale, Joe Biden, è saltato. Ma le condizioni in miglioramento hanno già portato il presidente Trump a presenziare al suo primo evento pubblico dopo il ricovero. Oltre che ad annunciare di voler condurre normalmente il rush finale della sua campagna elettorale. Al momento però, al netto dei proclami e delle mosse a effetto (secondo il New York Times sembra addirittura che Trump volesse uscire dal Walter Reed Hospital indossando una maglietta di Superman) i numeri dicono altro. Secondo un sondaggio di Washington Post-Abc, infatti, l’indice di gradimento a un mese dalle elezioni vedrebbe Joe Biden avanti, con il 54% delle preferenze per quanto riguarda il voto popolare.
Questione di strategie
Numeri variabili, certo, ma comunque indicativi circa le strategie messe in campo fin qui. Trump, fin dal principio, ha assunto un atteggiamento diverso rispetto al rivale Biden sul tema della pandemia. E anche dopo aver contratto il virus, ha invitato gli americani a uscire di casa e a non averne paura, parlando di ritrovati medici a disposizione per affrontare al meglio l’eventuale contagio. Una mossa che sembra non aver pagato, confermando i sentori precedenti alla contrazione del Covid-19. E che, una volta di più, confermano la rilevanza della pandemia e delle strategie di contrasto nella corsa alla Casa Bianca.