Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto poco dopo le 11:00 a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio avvenuto domenica mattina nelle acque antistanti Steccato di Cutro. Il naufragio del natante partito dalla Turchia ha provocato la morte accertata, al momento, di 67 persone tra cui anche donne e bambini.
La visita del Capo dello Stato
Il Capo dello Stato, che è atterrato all’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, ha raggiunto in auto l’ospedale San Giovanni di Dio dove sono ricoverate 15 persone, i superstiti del naufragio. Il presidente accolto all’arrivo da alcuni applausi all’ingresso del nosocomio è stato accolto dal Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone Simona Carbone e dal direttore sanitario Lucio Cosentino che lo hanno accompagnato nei reparti.
Il presidente si è poi recato alla camera ardente delle vittime del nubifragio del barcone di Migranti. Mattarella è stato accolto all’ingresso del Palamilone dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, dal sindaco di Crotone Vincenzo Voci e dal vescovo Angelo Panzetta. Mattarella è stato accolto dall’applauso della folla ai lati della strada mentre alcuni gridavano “giustizia, giustizia”.
Parenti vittime a Mattarella: “Ci aiuti per il rimpatrio delle salme”
La richiesta più pressante al presidente Sergio Mattarella da parte dei familiari delle vittime è stata di aver aiuto per il rimpatrio delle salme. Secondo quanto si è appreso i parenti hanno chiesto anche sostegno a chi è sopravvissuto.
Mattarella: “Afghani richiedenti asilo sono priorità”
Il presidente Mattarella, secondo quanto riferito all’esterno del Palamilone dal mediatore culturale che ha fatto da interprete tra il Capo dello Stato ed i parenti delle vittime dal naufragio, ha assicurato che si occuperà della situazione e che gli afghani sono richiedenti asilo e la loro situazione è prioritaria
Gip convalida il fermo di due scafisti
Il gip del Tribunale di Crotone ha convalidato il fermo di due scafisti della barca che si è schiantata sulla costa di Cutro causando la morte di 67 persone. I due, un turco di 50 anni e un un pakistano di 25 anni, sono stati fermati nella giornata di lunedì insieme ad un giovane di 17 anni, per il quale procede il Tribunale dei minorenni di Catanzaro che ha fissato l’udienza di convalida domani. Il gip Michele Ciociola ha disposto la misura cautelare in carcere per i due che sono indagati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, naufragio colposo e lesioni. Un quarto scafista risulta indagato ma al momento è irreperibile.
67 vittime: l’ultimo corpo recuperato quello di una bimba
Sale a 67 il numero delle vittime del naufragio del barcone carico di migranti nelle acque di Steccato di Cutro. L’ultimo corpo, in ordine di tempo, ad essere stato recuperato dai soccorritori che stanno operando nella zona della tragedia, è quello di una bambina. Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di ieri.
Morta anche la campionessa pakistana di Hockey
Si era imbarcata dalla Turchia all’Italia nella speranza di un futuro migliore la giocatrice di hockey pachistana, Shahida Raza, ma i suoi sogni si sono infranti di fronte alle coste calabresi dello Ionio. Non c’è stato nulla da fare per la sportiva di 27 anni, che è stata identificata tra le vittime del tragico incidente di un barcone di migranti avvenuto lo scorso fine settimana.
A confermare il decesso anche i funzionari della Pakistan Hockey Federation che hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia della donna, che ha rappresentato il suo Paese in diverse competizioni. Raza, che veniva chiamata con il nomignolo Chintu, era stata anche una giocatrice di calcio.
Fonte: Ansa