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Manovra: fino a 1 miliardo per rate bollette a favore delle famiglie

Il governo ha presentato stamane in Senato un "emendamento omnibus" che recepisce l’intesa sulle tasse, sulle bollette e sul Giubileo 2025

Il governo ha presentato stamane in Senato un “emendamento omnibus” che recepisce l’intesa sulle tasse e sulle bollette. Tante le novità: dalla riscrittura del patent box alle nuove norme ’salva-comuni’. Nasce anche un fondo ad hoc per aiutare i settori del turismo, dello spettacolo e dell’auto. Tra i temi affrontati al Senato anche il Giubileo, la proroga del programma Strade sicure e fondi per le scuole dell’infanzia paritarie e per le regioni colpite dagli incendi della scorsa estate. La manovra punto per punto sintetizzata da IlSole24Ore.

Bollette: fino 1 mld per rate in 10 mesi a favore famiglie

Una norma contro il caro bollette ha l’obiettivo di contenere per il primo trimestre 2022 gli effetti per famiglie e imprese derivanti dagli aumenti dei prezzi del gas che determinano anche consistenti incrementi dei prezzi dell’energia elettrica. Le famiglie potranno rateizzare in 10 rate le bollette di luce e gas in arrivo con le fatture emesse da gennaio ad aprile 2022. In caso di inadempienza dei clienti domestici, si legge, le imprese saranno tenute ad offrire un piano di rateizzazione senza interessi. L’Arera dovrà quindi definire, nel limite di 1 miliardo, gli anticipi da riversare alle imprese per compensare le rate e le modalità di restituzione delle imprese stesse per consentire il recupero da parte della Cassa per i servizi energetici del 70% dell’anticipazione entro il 2022 e della restante quota entro il 2023.

Rifinanziato bonus tv: per over 70 ol decoder consegnato a casa

Viene rifinanziato il bonus Tv e decoder: nel 2022 arrivano 68 milioni di euro per l’acquisto di apparecchi in linea con i nuovi standard tecnologici. L’emendamento del governo alla manovra punta anche a ridurre il divario digitale delle persone più anziane e con redditi più bassi: gli over 70 che hanno un assegno pensionistico sotto la soglia dei 20 mila euro annui potranno ricevere il decoder (che deve avere un costo massimo di 30 euro) direttamente a casa, grazie agli accordi fra il Ministero dello Sviluppo e Poste.

Nuovo sistema di prelievo fiscale a 4 aliquote

L’emendamento del governo alla manovra riscrive anche il sistema delle detrazioni e introduce una clausola salva-bonus Irpef per i redditi bassi. Nel dettaglio le aliquote passano da 5 a 4 e saranno al 23% per i redditi fino a15mila euro, al 25% per i redditi tra 15 e 28mila euro, al 35% tra 28mila e 50mila euro e 43% oltre questa soglia. Per i redditi fino a 15mila euro resta anche il bonus 100 euro, che rimane, almeno in parte, anche fino a 28mila euro per evitare che qualcuno ci rimetta con il mix tra nuova Irpef, detrazioni e assorbimento del bonus. Sempre per quanto riguarda l’Irpef sono previste detrazioni mirate tra 28mila e 30mila euro e slittano a marzo le addizionali.

Stop all’Irap per 835 mila autonomi

Stop all’Irap per 835 mila autonomi, pari al 41,2% della platea complessiva (2 milioni circa). È il dato riportato nella relazione dell’emendamento del governo alla manovra che prevede che l’imposta sulle attività produttive “non sia dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali, arti e professioni”. Una fetta di lavoratori pari a 1.315.000, da cui però vanno esclusi quanti utilizzano il regime forfettario o di vantaggio. Secondo le stime la misura vale poco più di 1,2 miliardi all’anno dal 2023 e poco più di 1 miliardo nel 2022. Arriva anche un fondo da 192 milioni per compensare le Regioni delle minori entrate.

Fondo da 150 milioni per turismo, spettacolo e auto

Arriva un fondo da 150 milioni nel 2022 per il sostegno «agli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza Covid». Il fondo è istituito presso il ministero dello Sviluppo economico. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra i ministeri dello Sviluppo, della Cultura, del Turismo e dell’Economia definiscono le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse «nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato» legati all’emergenza Covid.

100 milioni per proroga contratti personale Ata nelle scuole

Altri 100 milioni vengono stanziati in manovra per consentire la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all’emergenza Covid. Secondo la relazione tecnica della misura la norma consente di coprire nel periodo da gennaio a giugno 2022 circa 7800 contratti a tempo determinato, se si considera il costo medio mensile lordo di circa 2.115,65 euro per ogni contratto.

150 milioni per ripiano disavanzo comuni

Arrivano inoltre 150 milioni di euro, destinati ai comuni sede di città metropolitane che presentano un disavanzo procapite superiore a 700 euro risultate dai rendiconti del 2020. Il riparto è previsto entro il 31 marzo 2022.

50 milioni per commissario straordinario Covid

In arrivo anche 50 milioni di euro per il commissario straordinario, necessari “all’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Codiv”.

Proroga contingente militare “strade sicure”

Prevista infine la proroga del contingente di 753 militari dell’operazione ’strade sicure’, fino al 31 marzo 2022, messo in campo in seguito alle “incrementate esigenze di contenimento del Covid”. La norma eroga inoltre le risorse per il lavoro straordinario in misura pari a 47 ore mensili.

Arrivata la società ad hoc per il Giubileo

Arrivano la società ad hoc per il Giubileo 2025 e la cornice della governance per l’attività del commissario, che è già stato individuato dal premier Mario Draghi nel sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Con l’emendamento omnibus alla manovra – dice Ansa – il governo riscrive infatti le norme sul Giubileo già presenti nel testo e prevede che il commissario – che potrà essere affiancato da sub commissari – metta a punto un programma “dettagliato” degli interventi, che andrà approvato con apposito Dpcm, sentito il Mef. Prevista anche una cabina di regia di coordinamento, presieduta dal premier o da un ministro delegato o dal sottosegretario a Palazzo Chigi.

Il programma dovrà ripartire i finanziamenti per i singoli interventi che saranno identificati con un Codice unico di progetto e avranno un preciso cronoprogramma e un monitoraggio sui sistemi informativi della Ragioneria che, se non rispettati, potranno portare alla revoca dei fondi.

Il commissario per “interventi urgenti di particolare criticità” potrà agire con ordinanze in deroga (fatta salva la normativa antimafia e il rispetto del codice dei beni culturali). Viene creata la società, controllata dal Mef, “Giubileo 2025” che sarà soggetto attuatore e stazione appaltante per realizzare le opere e assicurare i servizi. Per la sua costituzione vengono stanziati 5 milioni nel 2022 e poi un milione l’anno fino al 2025. Confermati nel complesso i fondi, pari a poco meno di 1,5 miliardi dal 2022 al 2026 a cui si aggiungono 2,5 milioni per la gestione commissariale.

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