Monossido di carbonio. E’ probabilmente questa la causa della perdita di sensi del noto scrittore modenese Valerio Massimo Manfredi. Ieri pomeriggio, l’uomo è stato soccorso nel suo appartamento di Trastevere, a Roma, insieme alla scrittrice Antonella Prenner: sono stati trovati privi di sensi, pare proprio per aver respirato le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate dalla caldaia.
Manfredi ritrovato dalla figlia
Manfredi e la 47enne che si trovava con lui nell’abitazione di via dei Vascellari sono stati trasportati in codice rosso negli ospedali San Camillo e Umberto I. A dare l’allarme sarebbe stata la figlia dello scrittore, Giulia, che non riusciva a mettersi in contatto con il padre.
Pare che lo scrittore già la notte precedente al dramma si fosse sentito male e si fosse recato al pronto soccorso, scrive Il Resto del Carlino. Ma poi, mercoledì, aveva avuto una giornata lavorativa densa di impegni, tra i quali una iniziativa culturale alla quale prendeva parte anche Antonella Prenner, ospite appunto a casa di Manfredi.
I controlli in tutta la palazzina
Sul posto, oltre al 118, sono intervenuti la polizia e i vigili del fuoco che fino a ieri in tarda serata hanno effettuato rilevamenti per valutare la presenza del monossido negli ambienti della casa.
I vigili del fuoco hanno controllato ogni piano della palazzina, per cercare di capire da dove sia partita la perdita: lo stabile è stato evacuato. L’ipotesi più probabile è quella dell’incidente domestico. Le condizioni di Manfredi, 77 anni, e di Antonella Prenner sono critiche.
“Ci stringiamo al nostro concittadino e alla sua famiglia, augurandogli di rimettersi in fretta”, ha detto il sindaco di Castelfranco, Giovanni Gargano, una volta venuto a conoscenza del dramma.
Chi è Valerio Massimo Manfredi
Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore, vive a Piumazzo. Dopo essersi laureato in lettere classiche all’Università di Bologna è subito entrato nel mondo dell’archeologia, specializzandosi in topografia del mondo antico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università Cattolica dal 1980 all’86 per poi iniziare una intensa carriera accademica prima all’Università di Venezia e dopo a Chicago, alla Sorbona e alla Bocconi.
Tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha progettato e condotto le spedizioni Anabasi per la ricostruzione sul campo dell’itinerario della ritirata dei Diecimila, ma sono numerose le sue partecipazioni a campagne di scavo. Ha tenuto conferenze in alcuni dei più prestigiosi atenei e ha scritto romanzi di grande successo, tradotti in tutto il mondo (dodici milioni di copie vendute a livello internazionale), tra i quali la serie Alexandròs, dedicata ad Alessandro magno.