Violenze gratuite e inaudite”. È quanto si legge nell'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari di Ragusa, che ha messo agli arresti domiciliari due maestre di una scuola materna di Vittoria, accusate del maltrattamento dei bambini loro affidati. A “incastrare” le maestre, i video registrati dalle telecamere nascoste nella classe dalla polizia. Nello specifico, in uno di vede una delle maestre rimproverare un bambino, strattonarlo e colpirlo ripetutamente con percosse. Durante le percosse, il resto della classe era costretto a guardare l'aggressione senza poter reagire. La polizia ha specificato che le donne percuotevano e insultavano i bambini “senza alcun motivo”.
Un fenomeno poco conosciuto
Quello dei maltrattementi nelle scuole è un fenomeno ancora sconosciuto nella sua totalità. Manca, cioè, un monitoraggio completo del problema, ma i dati in possesso permettono di tracciare un quadro di notevole disagio. Stando a OrizzonteScuola.it, nel periodo 2014-2019, si sono registrati 137 casi per un totale di 255 docenti indagati. La maggior parte dei maltrattamenti rilevati si attesta nelle scuole dell'infanzia (85), a seguire le scuole primarie (36) e gli asili nido (16). I dati tracciano anche una diffusione del fenomeno, presumibilmente “limitato” – per così dire – al nord (con il 30% dei casi), che aumenta al sud e nelle isole (45% con 61 casi). Diminuiscono i casi al centro (circa il 25%). Secondo quanto riporta il portale OrizzonteScuola.it, i casi di maltrattamento incrementerebbero con l'aumentare dell'età e potrebbe anche incidere la modalità di assunzione di molti insegnanti prossimi alla pensione, per i quali non era previsto il possesso della laurea.