Migliaia di persone in corteo a Napoli per gridare il loro no a tutte le mafie in occasione della 27ma Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie [qui il discorso di Mattarella, ndr] promossa da Libera e Avviso pubblico, in collaborazione con la Rai e con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Polis.
In testa al corteo – partito alle 9:00 – un grande lenzuolo, 20 metri per 10, con l’arcobaleno della pace che occupa tutta la sede stradale e precede i gonfaloni dei comuni presenti. Tante le bandiere arcobaleno mostrate dai manifestanti.
Trecento i pullman giunti da tutta Italia nel capoluogo partenopeo, piazza principale della manifestazione che si svolge in contemporanea in altre città italiane, da Torino a Roma, da Milano a Bari.
Il programma della manifestazione a Napoli
Presenti esponenti del sindacato e delle istituzioni, studenti, e soprattutto i parenti delle vittime giunti a Napoli da tutta Italia. Il corteo, appena partito, attraverserà il centro per arrivare a piazza del Plebiscito. Qui – alle 10,30 – saranno letti i nomi di tutte le 1055 vittime innocenti di mafia: semplici cittadini, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali.
Lungo il percorso, a piazza Municipio, sede del Comune di Napoli, si uniranno al corteo il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte. Alle 11,30 l’intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, chiuderà la manifestazione. La manifestazione è trasmessa in diretta streaming sul sito www.libera.it dalle ore 10:00 alle 13:00 di lunedì 21 marzo 2022.
Mafie, Casellati: “Ricordo vittime alimenta cultura legalità”
“La Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti delle mafie è un monito a non dimenticare per non arrendersi all’illegalità”. Lo afferma il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati nella ricorrenza del 21 marzo. “Rievocare – prosegue – il sacrificio degli oltre duecento bambini, donne e uomini che, dal secondo dopoguerra ad oggi, hanno perso la vita a causa del crimine organizzato significa ridare un nome e un volto a tanti martiri senza colpa. Solo attraverso il loro ricordo possiamo alimentare una nuova cultura della legalità. Una cultura fondata sulla determinazione ad essere sempre vigili garanti dei valori della giustizia, della democrazia e della libertà contro ogni tentativo di prevaricazione fondato sull’uso dell’intimidazione e della forza. Questo è il significato della ricorrenza che oggi celebriamo e che dobbiamo condividere specialmente con le giovani generazioni”.
Fico: “Un’ingiustizia che va combattuta”
“Tutti i cittadini onesti devono sempre combattere contro le ingiustizie. Le mafie sono una profonda ingiustizia perché attaccano i cittadini onesti, i cittadini inermi. Lo Stato deve essere vicino a queste persone perché nessuno deve essere un eroe ma lo Stato deve riuscire sempre a intervenire prima. E quindi per me il grande affetto e la grande riconoscenza va a tutti i familiari delle vittime e con esso un ricordo profondo di tutte le vittime delle criminalità organizzata”. Così il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, a margine della giornata.
Cartabia: “Azioni concrete per onorare vittime”
“Onorare le vittime è impegnare contro le mafie le migliori risorse delle istituzioni, per un’azione costante e concreta al servizio della domanda di giustizia dei cittadini”. Nella Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, pone l’attenzione sulla necessità “di avere di fronte ad insidie sempre nuove delle mafie strumenti sempre aggiornati. “In questa direzione vanno i nostri sforzi, per tenere i fondi del Pnrr al riparo dalle infiltrazioni dei clan e in questa direzione – aggiunge la Guardasigilli – vanno anche le interlocuzioni avviate dal Ministero con le altre autorità competenti, per la costituzione di un osservatorio permanente sulla raccolta dei dati sull’intero iter riguardante i beni sequestrati e confiscati, con l’obiettivo di far emergere tempestivamente le criticità. Valorizziamo ogni intervento che possa rendere sempre più efficaci gli strumenti, per restituire alla società civile quello che le mafie le hanno tolto. Ricordare i nomi di ciascuna vittima innocente ogni anno, in questa giornata fortemente voluta dall’associazione Libera, significa anche rinnovare l’impegno per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella Giustizia”.
Conte (M5s): “Tenere occhi aperti sul Pnrr”
“Esprimo anche io preoccupazione perché tutte le mafie inseguono gli affari e quindi si muovono in modo tentacolare, laddove ci sono affari e arrivano investimenti e finanziamenti. Dobbiamo tenere gli occhi aperti, non possiamo permettere che i soldi e gli investimenti del Pnrr – ma anche tutti gli altri investimenti – vadano nel circuito dell’illegalità e ci siano infiltrazioni mafiose”. Da Napoli, dove ha preso parta alla manifestazione di Libera, il leader del M5s Giuseppe Conte lancia un monito perché ci sia massima vigilanza sui fondi previsti dal Pnrr. “Da questo punto di vista – ha sottolineato l’ex premier – sono importanti i presidi di legalità che si costruiranno all’interno dell’attuazione del piano, e ovviamente tenere alta la soglia di tutte le componenti delle istituzioni”. “E’ importante – ha aggiunto – ricordare e tenere alta la soglia dell’attenzione e della massima concentrazione e soprattutto mostrare non solo un gesto isolato ma costante solidarietà alle vittime della mafia; è anche un modo per onorare tutti coloro che ogni giorno sono concentrati per assicurare il principio di legalità e contrastare tutte le mafie. Da questo punto di vista – ha concluso – questo è un passaggio importante e questa iniziativa di Libera è davvero meritoria”.
Don Patriciello: “Silenzio dei buoni nutre la cattiveria”
“Scendere per strada e reclamare i propri diritti è sempre importante. La cattiveria delle persone brutte si nutre del silenzio dei buoni, se tutti i buoni alzassero la voce le persone cattive sarebbero già scomparse da tanto tempo”.Così don Maurizio Patriciello alla marcia di Libera. Il parroco del Parco Verde di Caivano ha sottolineato che “se insieme a noi scendono anche le istituzioni a tutti i livelli, ancora una volta abbiamo fatto il pieno perché bisogna stare insieme in questa battaglia che è contro le camorre, contro le mafie e anche contro questa guerra terribile orribile che si sta scatenando sotto i nostri occhi che vinceremo soltanto insieme”