Mafia, Mattarella per l’anniversario dell’omicidio di Pio la Torre

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“Educare gli studenti al rispetto dei principi civici significa porre le basi per costruire una collettività futura libera da ogni forma di condizionamento criminale. Per queste ragioni manifesto il mio apprezzamento verso il Progetto educativo promosso ogni anno dal Centro da Lei presieduto, quale tangibile contributo al consolidamento di una coscienza pubblica che ripudia ogni espressione di violenza”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente del Centro di studi “Pio La Torre”, Vito Lo Monaco, nel giorno del 39° anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo.

Il messaggio di Mattarella

“Nel giorno del trentanovesimo anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, esprimo il mio apprezzamento per l’evento da voi organizzato che, attraverso un dialogo con le giovani generazioni, mantiene viva la memoria delle vittime della lotta contro la criminalità organizzata quali grandi esempi di impegno civico e di senso dello Stato per l’intera collettività”.

“Vanno incoraggiate in ogni modo le iniziative volte a diffondere la cultura della legalità quali contributi essenziali al processo, storicamente ineluttabile, di sradicamento dalla società dei fenomeni mafiosi. Educare gli studenti al rispetto dei principi civici significa porre le basi per costruire una collettività futura libera da ogni forma di condizionamento criminale”.

“Per queste ragioni, manifesto il mio apprezzamento verso il Progetto educativo promosso ogni anno dal Centro da Lei presieduto, quale tangibile contributo al consolidamento di una coscienza pubblica che ripudia ogni espressione di violenza. Nell’unirmi al ricordo di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, rivolgo a tutti i presenti e agli studenti collegati in video il mio caloroso saluto”.

L’omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Pio La Torre (Palermo, 24 dicembre 1927 – Palermo, 30 aprile 1982) è stato un politico del PCI e sindacalista italiano ricordato per il suo impegno contro cosa nostra. Venne assassinato insieme a Rosario Di Salvo – suo collaboratore – per ordine di alcuni capi dell’organizzazione criminale tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano.

Alle 9:20 del 30 aprile 1982, con una Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo, Pio La Torre stava raggiungendo la sede del partito. Quando la macchina si trovò in una strada stretta, una moto di grossa cilindrata obbligò Di Salvo, che guidava, ad uno stop, immediatamente seguito da raffiche di proiettili. Da un’auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio. Pio La Torre morì all’istante mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere.

Milena Castigli: